...

figlia del caos. vagabonda nell'universo. ballerina tra le foglie.

domenica 26 giugno 2011

26 giugno

la mia compagna di stanza sembra fuori di testa, non spiccica una parola con nessuno, in compenso parla da sola. e ascolta musica a tutto volume alle sei di mattina. boh. non so se ridere o preoccuparmi.
oggi purtroppo mi sento sola. sento che mi manca qualcuno con cui parlare. e così arrivo anche a mettere in dubbio la mia scelta. non so nemmeno da che parte iniziare la ricerca di un lavoro.
chi cazzo me l'ha fatto fare? rimanevo a casa, sai come sarebbe stato tutto più facile?!
decisamente molto più facile l'esistenzarispetto alla vita. comporta meno sacrifici, meno rinunce, meno sforzi. ma quello a cui non si pensa è che porta anche a meno gioia, meno emozioni, meno occasioni.

sto cercando di guarire dalla mia ferita. non è facile. mi sto rendendo conto che ha intaccato la mia interiorità, ha compromesso il mio essere.mi rendo conto che potrei cadere da un momento all'altro, ma cerco di stare all'erta e di non sprofondare. di nuovo.
lo devo a me stessa. ai miei vent'anni. sto cercando di risistemare i pezzi del mio cuore. la mia anima starà volando sopra chissà quale cielo. qui non è ancora arrivata. ti sto preparando un giciglio accogliente, non tardare, te ne prego.
forse una delle esperienze che devo provare prima di essere pronta a te è proprio questa. devo imparare ad amare me stessa. come potrei sennò amare un'altra persona? tu non devi essere l'appiglio contro i miei problemi. fintantochè non riesco a capire che sono io la fonte delle mie emozioni non posso andare lontano. quindi, regola numero 1:
non permettere a nessuno di essere la causa delle tue emozioni.

sto camminando in un bosco di notte. un ramo mi accarezza delicato, ma ho paura: al buio non riconosco il suo tocco.
arriverà mattina. il sole svelerà miracolosamente il paesaggio facendomi capire di essere stata al sicuro, protetta tra le tue braccia. e graziea questa consapevolezza mi stendo senza timore e cado addormentata.

oggi posso decidere se stare a preoccuparmi e a crogiolare nell'ansiao uscire e godermi la città, magari andare al cinema. esco. vado a vivere il mio momento.

il film è stato veramente divertente, anche se l'ho capito solo per metà! ...da qualche parte bisognerà iniziare! :D

qui tutti girano sempre con una tazza bollente in mano, e devo dire che questo vizietto l'ho acquisito subito molto volentieri!e non so come questa brodaglia che loro identificano come caffè è finita col piacermi, e anche parecchio.
prestando attenzione a non farmi stendere attraversando la strada mi sono domandata come mai qui guidano al contrario. ma subito dopo mi sono chiesta come mi sono permessa di pensare che fossero loro quelli ad andare al contrario. insomma, chi l'ha stabilito?
e così succede anche nella vita. qualcuno-non ben identificato- decide le regole della NOSTRA vita e la maggior parte delle volte non ci fermiamo nemmeno un attimo a riflettere su quali siano i NOSTRI desideri. semplicemente non ci pensiamo. that's crazy!
nel frattempo credo di stare attaccando bottone con un tizio che mi sta abbastanza simpatico, anche perchè mi sa che è gay e così non lo vedo come un pericolo! :D mi fa piacere parlare un pò con qualcuno.

      once upon a time and now no more, in a very far planet in the universe, there was a tree that lived upside down. seven crazy monkeys jumped all around its branches all day long, up and down.
dear monkeys, you're wrong! you're hung to my branches with your tails!

C'era una volta ed ora non c'è più, in un lontano pianeta dell'universo, un albero che viveva a testa in giù.
Sette scimmiette pazze, tutto il giorno, saltellarono tra i suoi rami, sopra sotto e tutto intorno.
Care scimmiette, Voi vi sbagliate!
Con le vostre code ai miei rami siete aggrappate!!!


mi piace quando spunta la tua poesia. e mi piace farti da traduttrice. mi fa sentire vicina a te. posso quasi toccarti con le dita.

24 giugno

*RESTAVAMO STUPIDAMENTE AGGRAPPATI ALL'OMBRA DI NOI STESSI PERCHE' NON POTEVAMO SAPERE CHE, STACCANDOCI DALL'ESISTENZA E CADENDO NELLA VITA , NON CI SAREMMO PIU' SENTITI SOLI

vi porto con me. pronta per l'atterraggio. anzi no. ma ormai sono in volo.

martedì 21 giugno 2011

20 giugno

profumo di vaniglia. vorrei poterti avere al mio fianco. vorrei potermi accoccolare nel tuo abbraccio, cullata dalle tue parole. ma tu non ci sei.

e allora il mio pensiero va a te, mi domando cosa sarebbe stato di noi se non avessi pronunciato quelle parole.
probabilmente staremmo vivendo la stessa vita che io ho interrotto, senza variazioni sul tema. solo il pensiero mi provoca malessere.

20 giugno

stanza buia. sbarre nere.
quando il nemico, il tuo nemico, sei te stesso la tua battaglia potrebbe essere la più dura della tua vita. puoi ingannarti, puoi convincerti, puoi fingere di credere di avere una speranza.
ma sai che sono tutte bugie. i tuoi lividi lacerano la carne. le ferite si fanno spazio nel tuo corpo, nella tua pelle candida.
ogni movimento è dolore, pronto a ricordarti la tua condanna.
come il sole radioso sorge ogni giorno, così ogni giorno ti illudi di ergerti nel cielo.
non ti accorgi che stai precipitando. stai cadendo sempre più in basso.
aspetti.
quando arriverai a terra? forse sarai distrutta già prima dell'atterraggio. forse sei già finita. non combatti più ormai.
ormai. questa parola dovrebbe essere eliminata dal vocabolario.
sei passata alle giustificazioni. lo vuoi capire che ti stai uccidendo? no. le tue membra sono stanche. sei colpita dal male peggiore: la rassegnazione.
paralizzata. assisti allo spettacolo. della tua distruzione. cade un mattone alla volta. smantelli te stesso.
sguardo appannato. non ti reggi in piedi. forse potresti lasciarti cadere. forse non farà poi così male.
ricorda, ognuno sceglie il suo destino. ognuno è artefice delle proprie azioni. tu solo puoi essere il tuo futuro.

scrivo la data e mi rendo conto che mancano solo quattro giorni alla partenza. ma come è possibile? come è possibile? io non sono pronta.
non so cosa voglio dalla vita. non so cosa voglio da me stessa. inganno la mia testa.
il silenzio mi rimbomba dentro. gli ultimi rivoli di certezze mi scorrono addosso e mi lasciano per sempre.
rimango immobile al centro del nulla. il vuoto mi fa compagnia. stasera solo tu mi hai cercata.

giovedì 16 giugno 2011

16 giugno

non riesco a leggere perchè il mio cuore è in fermento. ritrovare quell'energia positiva che parte da dentro. che sia per la mia partenza? che sia il cambiamento? può essere.

potrebbe essere che sia l'ultima volta?
potrebbe essere.

e invece. lunedì sei, siamo più dolci che mai.

continuo a stupirmi del fatto che più riesci a non voler controllare gli avvenimenti e i sentimenti, tanto più rischi di essere felice.
tanto più rinunci a voler organizzare, pianificare, inquadrare i tuoi sentimenti, tanto più potranno fluire e portare i loro frutti.
penseresti mai a rinchiudere l'Infinito?
è semplicemente una contraddizione in termini.
e allora perchè pensi di poter rinchiudere l'Amore? perchè stabilisci regole, pretendi di stabilire che durerà in eterno?
perchè confondi il tuo desiderio di stabilità, la tua possessività, il tuo egoismo con l'Amore?

Amore è volare leggeri. è essere felici di quello che si sta facendo. è la spinta vitale che ti porta a cambiare la tua vita ascoltando il tuo cuore.
Amore è esprimere i tuoi sentimenti senza timori.
Amore è camminare a piedi nudi nell'erba tra gocce di rugiada.
Amore è la premura nei piccoli gesti. Amore è continua ricerca. vivere intensamente ogni singolo istante.

-Ti Penso, buonanotte-
e chiudo gli occhi felice. lontana dalle mie ombre.

stanotte viaggio destinazione luna, con fermata tra galassie e stelle. sto per passare a prenderti.
il vento ci fa da guida. le stelle ci indicano il cammino. ne metto una in tasca. ti prendo per mano. non desidero altro. pace blu.

13 giugno

* E' NORMALE CERCARE DI RIDICOLIZZARE CHI PERSEGUE LA FELICITA' ANZICHE' IL DENARO, DEFINENDOLO UN INDIVIDUO "SENZA AMBIZIONI"
E' NORMALE NON PORRE MAI DOMANDE DIRETTE, ANCHE NEL CASO IN CUI L'INTERLOCUTORE SIA A CONOSCENZA DI CIO' CHE SI VUOLE SAPERE
E' NORMALE PROCRASTINARE LE COSE PIU' INTERESSANTI DELLA VITA PER VIVERLE QUANDO NON SI AVRANNO PIU' LE FORZE PER APPREZZARLE (affrontarle)

sono serena. ho davanti due settimane da occupare come meglio credo prima di partire.
tu mi fai felice. arrampicati nel nostro albero scimmiesco parlare un pò di tutto, un pò di niente. mi fai una treccia di lana tra i capelli -come quelle che lei faceva a te, ricordo che me l'avevi detto-. e ho un altro pezzo di te con me.
mi fai sentire bella anche adesso che mi sento da buttare. con te sto bene, c'è poco da fare. quando stiamo insieme stiamo bene, c'è sempre poco da fare.
ci eravamo previsti un viaggio per salutarci, programmando qualcosa che in realtà non si può programmare. io mi sentivo un pò in gabbia, cominciavo a sentire i fili di un legame, le aspettative per qualcosa. non riuscivo più ad essere completamente me stessa con te e questo influiva negativamente sul nostro tempo insieme.
com'è difficile riuscire ad uscire da quel circolo vizioso che sono le tradizioni, i buoni costumi, le credenze. te le ritrovi appiccicate addosso senza sapere come liberartene.

bisogna essere bravi figli, accettando un futuro che non si sceglie ma che sicuramente ti farà essere felice.
bisogna essere bravi genitori, che vuol dire stare insieme anche se non ci si ama più e crescere i figli come se loro non capissero che è tutta una finzione. che diventeranno grandi con la convinzione che l'amore non esiste. che la vita fa schifo. che tantovale accontentarsi perchè la felicità è solo un sogno per grami illusi.

sopra ogni cosa bisogna apprendere la regola base del mondo, senza la quale la vita risulterebbe alquanto difficile: fondamentale è apparire.
non importano i sentimenti, le emozioni, i tuoi sentimenti, le tue aspirazioni, i tuoi sogni. assolutamente no. togliteli dalla testa.
se vuoi avere successo fai quello che gli altri (gli altri chi? non so, ma non è importante) hanno deciso che è importante.
se riesci a desiderare tutto ciò poi, allora sei a cavallo.
sei riuscito nell'inganno supremo della tua vita. 
sei riuscito a dimenticare te stesso.
ti senti insoddisfatto ma ti anestetizzi con la convinzione che tutti provano questa sensazione. e tu, almeno, hai un lavoro che ti fa guadagnare montagne di carta magica. hai una villa da sogno. una moglie e dei figli che rappresentano l'amore della tua vita.
sì, sei decisamente fortunato. hai tutto ciò che si potrebbe desiderare. la tua insoddisfazione è solo quella condizione naturale che fa in modo che tutti gli uomini a non essere mai felici di quello che hanno.
stolto. bugiardo.
hai un lavoro che ti  fa passare la maggior parte del tempo in posti in cui non vorresti essere con persone che non suscitano il tuo interesse.
guadagni soldi che non ti serviranno a comprare il tempo che stai sprecando.
hai una villa enorme che però conosci a malapena, dal momento che passi la maggior parte del tuo tempo fuori casa, a causa di quel lavoro che ti permette di avere una casa invidiabile.
hai una moglie che non ami e che non ti ama. per quanto cerchi di sforzarti non riesci a ricordare cosa ti ha portato a sposarla.
forse perchè stava simpatica ai tuoi parenti. forse perchè tanto una vale l'altra, tanto l'Amore non esiste. poco male, tanto tu non sei quasi mai a casa.
hai dei figli che ti conoscono gran poco, sempre per il motivo di cui  sopra.
diventerai vecchio senza capire bene perchè si dice che la vita è un dono prezioso.

e ora dimmi, credi davvero di poterti ritenere fortunato? credi davvero di aver ottenuto tutto ciò che avresti potuto dalla vita?
sei solo uno schiavo della società. cieco. da non riuscire a vedere che esiste la possibilità di lottare per i propri sogni. legato. da non riuscire a muoverti . non riuscire ad ascoltare il tuo cuore perchè hai troppo da perdere.
una vita FINTA.
una vita APPARENTEMENTE PERFETTA.
eh sì, è decisamente troppo da perdere.

12 giugno

e così fra poco ci vediamo. programmare pomeriggio e sera senza impegni e poi ricevere una tua chiamata. beh che cosa posso dire? sono felice!

11 giugno

ed ecco. tornata a casa. partenza il 24. emozioni contrastanti dentro di me.
continuo a sentire il profumo di lavanda. è possibile che mi manchi già anche se ti sento estremamente vivo?
dentro di me ho la sensazione che questo non è un addio, ma non so se sia una vera sensazione o semplicemente solo un mio desiderio.
stamattina dopo averti salutato con il sorriso ho pianto.
abbiamo vissuto insieme una settimana intensa, e più ti conosco più sento di poter dire che sei una persona meravigliosa. so che se il nostro destino è di ritrovarci ci ritroveremo. magari quando io avrò sperimentato e vissuto nuove esperienze e tu quando avrai chiuso il cerchio con lei.

ssono così spaventata dalla partenza. so che è la cosa giusta da fare ma sono estremamente terrorizzata. non ho ancora realizzato il tutto. e per il momento va bene così.
immerssa in una nuvola. mi lascio trasportare dalla corrente. al momento giusto vedrò quello che devo.

stasera ho parlato con mia mamma. le ho detto quello che volevo ma da parte sua non c'è niente. e questo mi fa pensare: 1 che non hai capito assolutamente niente di tutto ciò che ti ho detto finora; 2 che sono un pò delusa.
posso solo prendere atto. delusa da te che preferisci il finto "tutto bene" piuttosto che parlare con tua figlia, che era lì e aspettava solo di parlare con te.
sconfortata proprio. un mondo che non mi piace.

10 giugno

potrei dire che sono contenta che le cose debbano andare così.
potrei dire che questo era ciò di cui avevo bisogno per dare una svolta alla mia vita.
potrei dire che non è detto che chi ti cambia la vita poi debba farne parte.
e sarebbe tutto vero. e lo penso. però. eh si, c'è un però.
c'è che ti guardo e cerco di cogliere ogni singolo particolare di te.
c'è che lei sembra impregnare la tua vita come l'acqua. ci sei tu e c'è lei.
potrei dire che è così che deve andare.
potrei dire che ora penso alla mia partenza, che tra l'altro più ci penso più mi fa paura.
potrei dire tutto questo.
potrei anche dire che sto male. mi fa male pensare che nella tua testa c'è lei. fa male pensare quanto avevate in comune. fa male non sapere come ci saluteremo.
potrei dire che in questa settimana forse ho scoperto più cose che in tutta la mia vita.
potrei dire che salutarci e dopo due ore passare a prenderti destinazione montagna non è male. mi ha fatto un sacco piacere.
potrei dire: ecco, vedi? le cose vanno esattamente come devono andare. per noi non era ancora arrivato il momento di salutarci ed ecco che ora sei qui buttato accanto a me a leggere osho.
ora potrei girarmi e vedere il tuo viso, le tue mani sul libro, i tuoi capelli ribelli. ma la verità è che ce li ho ben impressi nella mia testa, e li posso vedere anche senza guardarti.
oggi ho paura. paura di quello che sarà. perchè domani torniamo. prenoto il volo. avrò il coraggio di farlo? in me il bello e il brutto, il positivo e il negativo.
ho paura di crescere. perchè ho paura di cadere. di farmi male.perchè sto per iniziare _o forse ho già iniziato?- un viaggio senza paracadute. una salita tra i boschi senza ringhiere. che bel paesaggio.

piedi nudi. asfalto ruvido. terra morbida. erba. ortiche. il sentiero in mezzo al bosco. profumo di pioggia. aria di montagna. funghi. ghiande. scoperta di una casa abbandonata. foto di te alla mia età. come sei cambiato! assomigliavi a lui.

posso rubare questo attimo al tempo. i tuoi capelli sul cuscino. la bocca un pò aperta. il respiro pesante. sei bello.
incarto questo momento e lo ssistemo in un cassettino piccolo, dove metto i ricordi preziosi. quando mi ssentirò sola potrò pensarti così.
voglia di abbracciarti, di stringerti. e ora, che posso farlo, prendo l'attimo.
e anche se vorrei tanto poterlo fermare, so che vale molto di più proprio perchè passa, perchè ora tutti i miei sensi sono all'erta, per poter cogliere ogni singolo respiro, ogni più piccolo movimento.

8 giugno

lunedì mattina parti senza sapere bene come trovare mattia. la fortuna vuole (fortuna?!) che dopo qualche tentativo andato buca ci fermiamo dalla verduraia che -fatalità- è l'unica in paese ad avere il ssuo numero.
vedo con i miei occhi uno stile di vita che fino a poco tempo fa non avrei nemmeno immaginato. rimasta affascinata.

5 giugno

viaggio per salutarci.
contenta. triste. emozionata. felice. novità. curiosità.
metto da parte i sentimenti negativi.
quale migliore modo di salutarsi?

*IL POVERO SEI TU, CHE NON PUOI DISPORRE NEMMENO DEL TUO TEMPO, CHE NON HAI IL DIRITTO DI FARE CIò CHE VUOI, CHE SEI OBBLIGATO A SSEGUIRE REGOLE CHE NON HAI STABILITO E CHE NON COMPRENDI.

*LO ZAHIR ERA LA FISSAZIONE SU CIO' CHE ERA STATO TRASMESSO DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE, CHE NON LASCIAVA NESSUNA DOMANDA SENZA RISPOSTA, NON CI PERMETTEVA DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE L'IDEA CHE LE COSE CAMBIASSERO.

4 giugno

caffè d'orzo. stanca. ma felice. passato il sabato sera a compilare curriculum, sistemare le carte dell'università, cercare di far funzionare -inutilmente- il computer. lunedì partiamo per il campeggio, alla ricerca di mattia. sono così piena di carica positiva che mi sento in fibrillazione.
la mia partenza che si sta facendo sempre più concreta. e io non vedo letteralmente l'ora. sto riempiendo gli spazi bianchi con nuove esperienze. nuove persone.
prima volta in campeggio! ti ricorderò anche per questo. sono così tante le cose per cui ti devo ricordare che non potrei mai dimenticarti.
sembrerebbe essere il nostro addio. sono contenta che sei riuscito a mettere questo temine perchè anch'io sentivo che le cose erano arrivate ad un punto di blocco però non ho trovato la forza di dire quello che hai detto tu.
è arrivato il momento. è stato importante ricordarlo a me stessa.
c'è una lotta dentro me. perchè se da un lato sono contenta, dall'altro sono profondamente triste. ripensando al tempo con te mi rendo conto di averlo passato al meglio. vero, ma una parte di me vorrebbe altri e altri momenti da passare insieme.
e poi che faremo? non ci sentiremo più? diventeremo un -bel- ricordo?
è possibile. ora non ci voglio pensare. perchè se c'è una cosa che sto imparando è che è inutile fare progetti, chiedersi il perchè e il come. la cosa peggiore che si possa fare è perdere il presente per dubbi o timori per il futuro. difficile, però.
domani facciamo il dolce per mattia. dormo da te. lunedì lunedì partiamo per un paesino sparso tra le montagne, alla ricerca di un ragazzo che vive in una rulotte, coltivando il suo orto, senza quelle che oggi consideriamo le comodità indispensabili della vita.
credo potrei imparare molto da lui. spero che riusciremo a trovarlo.
quindi...cosa potrei chiedere di più?
stasera sono serena. appoggio la testa sul cuscino e il mio pensiero arriva a te. chiudo gli occhi e sento che mi stringi tra le tue braccia. il tuo profumo mi coccola fino alle porte dei sogni. e mi addormento con il sorriso.

31 maggio

mi ritornano in mente tutti i momenti passati insieme. li ho vissuti appieno. non cambierei niente. tuttavia, vorrei lo stesso riuscire a fermare il tempo, farlo tornare indietro. ma non sarebbe lo stesso, lo so.
quella domenica che abbiamo fatto i biscotti insieme. abbiamo guardato into the wild, e io mi ero domandata cosa poteva spingere un ragazzo a fare una scelta come quella. e ora lo capisco. e non lo trovo strano. e poi trovare in borsa dei biscotti per la colazione. la crostatina.
la nostra gita a cittadella. non abbiamo trovato assolutamente niente di interessante, nella città. l'interessante eravamo noi. baciarci in mezzo alla piazza.
la prima volta che mi hai abbracciata e io ho pensato a quanto eri alto.
la prima volta che mi hai baciata. sei focoso, quasi violento.
la prima volta a casa tua, ti ho fatto provare il karkadè.

30 maggio

è più facile escludere diligentemente percorsi sbagliati piuttosto che imboccare quello giusto. stringersi a finte certezze piuttosto che osare l'ignoto.
non mi sento pronta a camminare da sola, ma poco importa. probabilmente non mi sentirei mai pronta, perchè quando affronti una nuova esperienza puoi solo affidarti al futuro. non si possono chiedere garanzie alla vita.
mi assalgono mille dubbi. ho cancellato le pagine della mia vita che avevo già scritto da tempo (o che altri avevano già compilato per me) e ora ho davanti un grande spazio bianco. e ho paura perchè lo devo riempire. e sono entusiasta: lo devo riempire!

sabato 28 maggio 2011

28 maggio

mattina.
apri gli occhi.
ti guardi intorno.
non riconosci quello che ti sta intorno.
dovrebbe essere famigliare, sembra che quella sia casa tua. camera tua.
chiudi gli occhi.
parli con il tuo cuore.
perchè non riesci a sentirlo?
troppo parole. troppi pensieri. troppe convinzioni.
è lì. sussurra piano. sei tu che non lo ascolti.

mi fermo.

quando mi sembra che tutto esca dal mio controllo. mi fermo. mi ascolto.
ma non sento.

nessuna vocina magica che mi dica cosa è giusto fare.
nessun vecchio saggio che mi racconti com'è dura la vita, com'è tortuoso il cammino, ma poi come tutto si scopre avere un significato.
nessuna idea sembra essere migliore delle altre.
tutte sembrano buone, ottime.
tutte sembrano assurde, terribili.

mi fermo. ti ascolto. parlami.
lo so, è una vita che non ti ascolto. o no?

a volte mi sembra di auto-psicoanalizzare la mia vite. anche se mi dico di vivere, di seguire passo passo le mie emozioni, ho il terribile sospetto di aver già pensato a tutto. aver passato in rassegna ogni singola possibilità. non so nemmeno se sia possibile. quanti pensieri nella mia testa! fanno un tale rumore.

entro in uno spazio di cielo. una stella mi tiene per mano. il vento mi accarezza i capelli.
ecco, ti sento.

*L'ESSERE UMANO DEVE SEMPRE AFFRONTARE DUE GROSSI PROBLEMI: IL PRIMO E' SAPERE QUANDO COMINCIARE, IL SECONDO E' CAPIRE QUANDO FERMARSI.
sento che faremmo meglio a lasciarci così. potrei per sempre ricordarti con gratitudine. potrei sempre ricordarti come colui che ha dato una svolta alla mia vita. che mi ha fatto cominciare un nuovo capitolo della mia storia. avrei voglia di andare, ma è più facile restare abbracciata a te.
sarebbe bello fossi la mia Parte Migliore. con cui si cresce, magari barcollando un pò. per un momento ci ho creduto. ho creduto potessimo vivere un amore sopra gli schemi. non sentivo il desiderio di possesso, quella gelosia insana che spesso si confonde con l'Amore. si faceva quello che si voleva. e i nostri desideri coincidevano.
è più facile stringermi a te che salutarti.
maledizione.

giovedì 26 maggio 2011

26 maggio

io in mare aperto. tu anche. risultato: serata da dimenticare. per la prima volta da quando ci sconosciamo ho sperato di andare via da te.
eh si forse sta arrivando il momento. perchè è iniziato tutto come un conoscersi senza volere niente di più, ma andando avanti le cose si complicano. perchè di solito due persone escono, si conoscono e poi dopo un pò succede qualcosa. così dicono.
mi hai aiutata  a parlare con mia mamma, ad iniziare ad aprirmi a me stessa e agli altri. ho pensato che mi avresti saputo guidare anche in quest'avventura. e invece forse hai anche più dubbi di me. ma come?
forse non siamo pronti. forse questi momenti di dubbio tra noi servono per ricordare ad entrambi..cosa?
l'unica cosa certa è che tu sei ancora innamorato di lei. fai fatica a dimenticarla. ti torna in mente.
l'altra cosa certa è che io comincio a pensare a lui. e poi ripenso a me. all'Amore. alla Vita. casino.
forse due persone piene di dubbi come noi non possono tirare fuori niente di buono dallo stare insieme. o forse si.
te ne esci dicendo che per te è la prima volta, che non sai bene come comportarti. ma scusa, secondo te io so cosa bisognerebbe fare? no! nemmeno io so che sta succedendo.ma non pensare! basta fare mille domande a cui non sappiamo rispondere. a cui è inutile rispondere.
non imbrigliarti. chissenefrega se non entra nei canoni.

mercoledì 25 maggio 2011

25 maggio

dico che non si possono legare i sentimenti. mi dico di vivere giorno per giorno. e poi? poi mi sveglio un pomeriggio con il dubbio di aver mentito. forse ho sbagliato tutto.
ho sconvolto la mia vita. capovolto i miei pensieri. scombussolato le mie certezze. e mi sono sentita bene, come mai prima. e allora perchè non so più cosa fare? perchè non sento nient'altro che incertezza? non paura. la paura è negativa, blocca l'azione. o forse è proprio paura? sono in mare aperto e so che da qualche parte devo trovare il modo di navigare sfuttando me stessa. avrei dovuto pensare prima di partire se ne sapevo abbastanza? e invece sono partita! e ora, che faccio?
fatti forza. si, ok. però è molto più bello leggerlo nei libri. mi immedesimo bene nei protagonisti dei racconti! eh si, però qui è diverso. qui l'avventura non è già scritta con una bella fine nell'ultima pagina.
qui l'Avventura ti brucia la pelle, ti scalda il cuore, ti disintegra l'Anima.
ho paura di sapere cosa voglia dire tutto questo. perchè mi sento così piccola?

seguire la propria Leggenda Personale. e se non sapessi che forma ha? se avessi paura di seguirla? se non la sapessi riconoscere? e se seguo una leggenda sbagliata e mi accorgo di aver sprecato la mia Vita?
e se mi dovessi rendere conto di essere stata una grande sognatrice affascinata dalle storie, dai racconti, e un giorno sbattessi contro la disillusione del mondo e mi rendessi conto di essere stata una grande stupida?

fa bene chi continua la sua vita per inerzia, un pò come facevo io, autoconvincendosi che il mondo è brutto,crudele, che non c'è spazio tempo per sognare, che la vita è fatta di soldi, che l'importante è l'apparenza, che tutti imbrogliano e sopravvive chi è più spietato, più malizioso, più furbo???

no, no, NO! già a scriverle mi si presentano per quello che sono: scorciatoie. di chi non vuole rimanere invischiato.
di chi semplicemente non vuole vivere. perchè vivere vuol dire emozionarsi. ed emozionarsi vuol dire mettersi a nudo. essere fragili.
ma solo chi è fragile può diventare forte. solo chi è umile può imparare. solo chi ha vissuto veramente può non avere paura di morire.

e io spero solo di riuscire a crederlo veramente. di riuscire a vivere la mia Leggenda Personale. di non essere una sognatrice delle favole ma una sognatrice che crea la propria vita.

eppure rileggendo quello che scrivo ho la certezza di non essere l'unica a provare questo desiderio. anzi, credo che la maggior parte della gente si senta così proprio nello stesso periodo della vita che sto vivendo io adesso. la giovinezza. tutti ne parlano.
e allora vorrei capire, COSA cambia nell'animo dell'uomo, COSA gli fa cambiare opinione, COSA gli fa perdere l'entusiasmo di perseguire i suoi sogni e accettare una mediocre esistenza?

qual'è il passo falso, l'errore in cui cade la maggior parte degli uomini, che li trasforma da Uomini a uomini?

vorrei poterlo evitare accuratamente. e invece posso solo vivere. e sperare di non cadere là dove tutti cadono.

martedì 24 maggio 2011

24 maggio

a cosa pensi? cosa, o chi, ti porta lontano?
ho passato l'esame di linguistica, meno male, una cosa in meno a cui pensare. e posso dare l'esame di storia.
piccoli tasselli che ritornano al loro posto.
voglio crederci. devo crederci! o rischio di trovarmi seminata ancora prima di capire cosa voglio veramente fare. male.
devo ancora imparare a perdonarmi. ad accettare il fatto che è possibile fare degli errori, ma non per questo si è meno degni di vivere.
devo ancora imparare a darmi una possibilità. è più difficile farlo con se stessi che con gli altri.
un turbine di emozioni mi si muove dentro e io vorrei tanto sapere da che parte iniziare, vorrei avere un libretto delle mie istruzioni che mi spiegasse passo passo le mosse da fare. e spuntare dalla lista piano piano le cose, soddisfatta e contenta.
quando la vita andava a rotoli e non avevo il coraggio di far uscire le mie emozioni sentivo il bisogno di sistemare maniacalmente qualsiasi cosa intorno a me.
ora è esploso il caos dentro e fuori di me.
fuochi d'artificio. tempesta. colori. carte che volano. arcobaleno.
e io non capisco. non mi capisco.
un giorno mi sembra di essere felice come solo chi lo è può capire, di essere in pace col Mondo e non desiderare niente di più. il giorno dopo mi ritrovo piena di dubbi, di incertezze, di domande, di riflessioni.
mi sembra di perdere il mio tempo che dovrei dedicare a pensieri molto più concreti. gli esami, tanto per fare un esempio.
ma la testa non risponde. e io, comunque, non so come chiamarla.
la vita è una serie di avvenimenti che si susseguono, in fila, magari con un cambio musica di tanto in tanto o è molto di più?
è l'accontantarsi di quello che ci è stato donato o la continua Ricerca? dannatamente attraente, dannatamente dura.
per un tassello che va al suo posto, altri mille volano in aria. questa è la Vita.

lunedì 23 maggio 2011

23 maggio

*TUTTA LA DETERMINAZIONE E LA VOLONTA' DI QUESTO MONDO NON BASTANO PER IMPEDIRE ALL'AMORE DI CAMBIARE LE REGOLE DEL GIOCO IN UN ATTIMO
sono l'aria, il verde delle foglie, il fruscio degli alberi, i sassi del cammino.
sei la luce del sole, l'ombra rinfrescante, l'acqua del fiume.
leggo, leggo, leggo. ma sono irrequieta. riesco a dirti tutto quello che vorrei? non so.
in ogni libro trovo un pò di me. e un pò di noi. sospesa. sospesa. sospesa.
camminiamo in riva al mare, nell'acqua? e giochiamo.
e ci parliamo senza parole.
andiamo lontano senza muovere un passo.

22 maggio

primo concerto per meeee: caparezza! davvero davvero fantastico, non me l'aspettavo mi sono divertita un sacco!
scopro un mondo di persone che si aiutano l'un l'altro, sono diponibili, concreti. cadono muri di pregiudizi che mi ero costruita. atroce.
mi piace ridere con te. mi parte dal cuore.
ora riesco a sentire gli uccellini che cantano, il profumo dei fiori. riesco a trovare la forza per cominciare di nuovo la mia lotta.
ballare con te in mezzo alla gente e sentirmi protetta. libera.
mi prepari la maglia sopra il cuscino.
tazza e cucchiaio, caffè, latte pronto sul fuoco per essere acceso al mio risveglio. colazione della domenica. il tuo sorriso sulle labbra.
con una benda sul ginocchio, in mutande con un fazzoletto a penzoloni (sei così buffo) prepari la camera per andrea, con impegno, entusiasmo.
sei speciale, me ne sono accorta, sai? mi coccoli ogni giorno.
un pò se mi fermo a pensare mi prende quella brutta sensazione allo stomaco, sto quasi troppo bene con te. ma che vuol dire troppo? TROPPO NON ESISTE.
perchè si sente sempre il bisogno di razionalizzare ogni cosa che ci circonda e, peggiore di tutto, perchè si sente la necessità di rinchiudere in gabbia i sentimenti, le emozioni?! sono cavalli selvaggi, non tentare di domarli.
sei parte di me, lo so e lo sai anche tu. lo vedo nei tuoi occhi quando mi guardi. e tu, cosa vedi nei miei occhi?
oggi pace. mare calmo. ti penso. e sono felice.

sabato 21 maggio 2011

http://www.youtube.com/watch?v=yefzpv79JHo&feature=player_embedded

21 maggio

mi sveglio con gli occhi gonfi. il viso gonfio. il cuore gonfio. l'Anima a pezzi.
però oggi ho deciso di piantare un seme.
mi prenderò cura di te, lo giuro.
diventerai un Albero magnifico.
mi riparerò nella tua ombra quando avrò caldo.
mi arrampicherò tra i tuoi rami per vedere lontano.
mi accoccolerò tra le tue foglie per dormire serena.

20 maggio

e adesso sono in bilico. sto per rientrare. e ho TREMENDAMENTE paura che vincerai Tu di nuovo. che mi riporterai giù. di sentirmi imprigionata, legata.
ti prego, non farlo. lasciami in pace.
il mio cuore combatte. sii più forte di Lei.
anima puoi danzare insieme alle nuvole del cielo, cantare insieme agli uccelli, viaggiare tra le pagine dei libri.
non farti trascinare nell'Inferno.

Chiudo la porta a chiave.
Sbarro le porte con assi di ferro.
Mi rifugio nell'angolo più nascosto della stanza.
Mi ripeto che posso farcela. Vincere questa battaglia. Sentirmi più forte per sconfiggerti anche la prossima volta. E quella dopo. E dopo ancora.
Ma Tu sei bastarda. Tu sei una stronza.
Passi da quella crepa, da quella fessura sotto la porta, da quel buco che ho dimenticato di chiudere.
Mi prendi per i capelli.
Voglio urlare. La gola mi fa male eppure non esce nessun suono.
Voglio scappare ma Tu sai già di aver vinto, sai già di avermi in pugno.
Mi distruggi.
Mi vomiti il tuo dolore addosso. Mi trascini nel mio Inferno.
E io mi sento debole.
Delusa da me stessa che ti ho lasciata fare anche stavolta.
Mi fai diventare brutta.
Mi fai diventare vecchia.
Mi fai dubitare dei miei sogni. BASTARDA.
Mi lasci a terra.
Sono a terra.
Vedo i granelli di polvere.
Sento freddo.
Voglio piangere.
Sei un muro dove sbatto.
Sei la carta lacerata.
Sei un albero tagliato.
Un angelo con le corna.
Un inganno.

e oggi ho perso. nessuna speranza per me. solo io e la mia tristezza. solo io e la mia delusione. oggi hai vinto. non ho trovato rimedio alle tue parole.
eppure avevo pensato di potercela fare. eppure sembrava che qualcosa fosse cambiato.
ma perchè, perchè succede?
non lo trovo giusto.

20 maggio

ieri abbiamo cenato insieme. mi hai detto di bologna.
mi sono resa conto di essere felice. non te ne vai per sempre allora, come avevo temuto.
non capisco più niente. però è bello. è strano. non l'avevo mai vissuto prima. che cosa non lo so.

Quando vedo muoversi ogni singolo tuo muscolo e vorrei travolgerti.
Perchè mi fai sentire sazia.
Quando scherzi sulla creaturina per farmi tranquillizzare, ma so che hai paura quanto me.
Quando ridiamo insieme.
Quando sei irruento, un fuoco.
Quando sei dolce, delicato.
Quando mi svegli nel cuore della notte.


avevo paura di cambiare. e invece ho trovato l'amica che aspettavo da sempre. conosco te che sei come un pianeta da scoprire. mi sento meglio con me stessa. meno legata alle cose. in cerca di quel qualcosa in più.

voglio poter sognare anche con i capelli bianchi e la pelle raggrinzita.
che sia solo la speranza di una giovane? voglio credere di no.
mi guardo intorno e sento di non voler diventare come loro. sento le urla da qui. vite rovinate. molta tristezza.

20 maggio

mi sento da buttare. mi sento una ferita dentro che nessuno può vedere. la nascondo con muri di ghiaccio, con castelli di fiamme. mi sta logorando. mi sta finendo. mi sta uccidendo.
devo trovare il modo di combattere ma dentro mi sento sconfitta, battuta, forse sarà Lei la mia compagna di viaggio?
NO.
non voglio permettertelo. non lo sarai. oggi hai vinto tu, mi hai portata giù giù giù, ma ora mi rialzo.
la Natura mi coccola. mi accarezza la pelle e mi sussurra fruscii ventati.
cielo grigio. lampo. il vento si fa sentire.
l'erba mi accarezza il viso.
mi sento a casa.
grata per questo tempo, è la mia anima.
tu Natura, tu sola sai cosa sento dentro. tu sola mi puoi cullare tra le tue braccia sussurrandomi di non arrendermi. e io ti ascolto, mi tranquillizzo.
odio sentirmi così. odio quando non reagisco e Tu mi trascini giù. odio non riuscire a vincere la nostra guerra. odio perdere ogni singola battaglia.
Tu non sei più forte di me.
PIOGGIA.

17 maggio

Quando torni a casa e dici andiamo a festeggiare, senza motivo.
Quando mi fai scoprire che la Natura parla, basta saperla ascoltare.
Quando camminiamo tra gli alberi sotto la pioggia.
Quando giriamo scalzi per la città.
Quando mi dici che stai aspettando me.
La prima volta che ho sentito il tuo profumo. ritrovarlo ora inaspettatamente su di me.
Quando mi fai accettare per come sono.
Quando seduto tra l'erba ti ergi perfetto e mi fai desiderare di rimanere a contemplarti per sempre.
Quando lavori e io mi perdo tra le tue mani.
Quando facciamo l'Amore e mi perdo nell'Universo.
Quando mi accarezzi nella sabbia con la musica del Mare.
Quando mi fai superare le mie paure.
Quando cantiamo a squarciagola alla luna, tra i fiori.
Per avermi fatto tirare fuori la mia voce.
Per avermi insegnato a non avere paura dei miei sogni.
TI VIVO.

il varco tra il mondo magico e la città. lo percorriamo insieme, per mano. e cantiamo magari.

16 maggio

lunedì. inizio settimana. inizio buoni propositi. con quella convinzione forte che mi sembra di non avere mai avuto.
perchè l'uomo è fatto così?
perchè e proprio grazie a questa capacità di crederci veramente, anche se hai già fallito molte volte che riesci a ripartire, trovi la forza di rimetterti in gioco. e stavolta sento che è possibile.
senza questa forza la vita dell'uomo sarebbe sterile.
la rassegnazione è il tumore del mondo.
tanti, troppi ne sono ammalati.
anche io a volte, anche io colpita.

oggi primo esame. ansia. ma ho le tue pietre, so che mi serviranno. e tu mi penserai. ce la faccio.

15 maggio

il tuo profumo tra le pagine mi fa sorridere ogni volta che arriva al mio naso. mmm :)
la maggior parte della gente per la maggior parte del tempo indossa delle maschere. e tu mamma non sei ancora pronta a togliere la tua con me. ti capisco, so che non è facile. ma spero che prima o poi riscirai a fare questo atto di fiducia. e di coraggio. per me.

lei è l'amica che stavo aspettando, oggi si è anche scusata. grazie a voi che state camminando con me.

*IL MIGLIOR MODO DI DISTRUGGERE IL PONTE TRA IL VISIBILE E L'INVISIBILE CONSISTE NEL TENTARE DI SPIEGARE LE EMOZIONI

bello leggere un libro e trovare i pezzi che hai sottolineato, raccontano di te.
che ci fai nella mia vita uomo?

*IL VERO AMORE PERMETTE A CIASCUNO DI SEGUIRE IL PROPRIO CAMMINO, GIACCHE' ESSO NON ALLONTANA MAI LE PARTI

14 maggio

grazie a te ora non provo rancore per mia mamma. grazie a te ora sono disposta ad ascoltare quello che ha da dire. è un anno che avrei voluto parlarle. un anno passato a cercare le parole, il momento, le forze. senza trovare niente.
ieri ho parlato più io, di me. oggi vorrei tanto parlassi tu di te mamma.

triste del comportamento suo e di sua mamma. dove sono finiti tutti i nostri discorsi?

ora penso al ritorno a casa, con spirito totalmente diverso da quello con cui sono partita.

ho capito che se hai un problema dentro lo devi risolvere con te stessa.

ehi, grazie di questa possibilità che mi hai dato. grazie per capirmi così bene. grazie che mi tieni per mano.

12 maggio

e oggi è la paura. paura di dover tornare a casa, da sola. forse perchè sto mettendo in gioco tutto, forse perchè mi sembra che nessuno mi abbia mai capito così come state facendo voi. ora non vorrei andare. dovrei essere pronta? non lo sono.
sento di volere tanto tutto questo che mi sta succedendo, ma sento anche che se ce la sto facendo, se sto cambiando, non è solo merito mio. è anche grazie a voi. mi state tenendo la mano come nessuno ha mai fatto prima.
sono una donna che muove i suoi primi passi. e tu mi stai sorreggendo, mi dimostri con il tuo cammino che ce la si può fare. cominci a raccontarmi cose di te. un pò mi vergogno adesso dei miei problemi, che a me sembrano così grandi ma che in confronto ai tuoi sembrano briciole.
penso però che ognuno viva amplificati i sentimenti della sua vita, per questo per me ora è tutto così difficile.

io però voglio essere più forte dei miei problemi, li voglio battere con la mia volontà. e magari non sola.

e... PUM. ahia.

venerdì 20 maggio 2011

11 maggio

ehi è la prima volta che mi succede. per la prima volta non sono stata travolta. devo dire che speravo, con tutta me stessa che succedesse. mi hai portato un budino al cioccolato. qualcuno che pensa a me. QUALCUNO CHE PENSA A ME!
e fai esattamente, precisamente quella piccola cosa dicui io però ho tanto bisogno. senza nemmeno sapere quanto per me voglia dire questo tuo piccolo gesto.

camminando per strada qui mi sembra quasi di essere all'estero. nessuno mi conosce, nessuno sa chi sono, da dove vengo, che cosa faccio. bello. quello di cui ho bisogno. per quest'estate voglio trovere un lavoro, per vivere senza pesare sui miei. ma lo faccio per me. è importante sapere di dipendere il meno possibile da loro.

per tutta la vita sono stata contenta del paese dove stavo, era bello che tutti conoscessero tutto e ho sempre pensato di non desiderare niente di diverso. dentro però sentivo che non era vero. sai quelle cose che senti forte dentro? che magari provi a spingere in fondo, a non ascoltare, però sono come una lucciola che anche se piccola continua a brillare, lì, in fondo al tuo cuore.
anche per l'università. sapevo che ci sarei andata da quando sono nata, i miei genitori hanno deciso così! e se invece no?

conosco tante persone nuove, tante vite nuove e mi si aprono nuove possibilità. chissà verso dove andrò.

bisogna porsi dei problemi, degli ostacoli e una volta superati ti renderai conto di quanto ti siano serviti.

felice di aver staccato la mia vita sicura e certa.

anche se non so dove sto andando il cammino vale la pena di essere vissuto.

11 maggio

quella patina di falsità, di ipocrisia che copre tutte le relazioni di questo mondo.
SBAGLIATO.
copre solo quelle che lo permettono.
in un mondo dove devi dire bene anche quando è male, si quando intendi no. mi ero portata tutto questo dentro e lo applicavo alla mia vita.
tante volte ho ripensato alla mia prima amicizia, finendo anche con l'idealizzarla credo, ma il segreto tra noi che credo di scorgere adesso era la nostra innocenza, anche se non era completa del tutto perchè, io almeno, avevo già qualche freno. ma sicuramente molti, molti meno di quelli che poi ho sviluppato negli anni.
sono arrivata addirittura al punto di non fidarmi degli altri, perchè prima di tutto sapevo che io non riuscivo ad essere me stessa. perchè sarebbero dovuti esserlo gli altri?
a pensarci adesso mi sembra quasi impossibile eppure entri in quel circolo vizioso: non parlo a lui del fatto che non credo più perchè altrimenti mi dà del satanasso e mi chiude il discorso senza nemmeno provare ad ascoltarmi, vado a messa per far felici i miei, vado al coro perchè la gente pensa "ah, brava ragazza".
dimenticato sopra ogni cosa me stessa, passando giorni grigi che mi facevano dimenticare la Vita.
sticazzi, ecco come sarei diventata esattamente come mia mamma, una 40enne insoddisfatta. anzi, peggio, perchè io ero già una giovane circondata da sbarre.

mi ricordo la prima volta che siamo usciti insieme, io piena di certezze e tu mi hai detto che il mondo poteva anche non essere solo bianco o nero. ma già cominciavo a vacillare. ancora non ho capito perchè con te da subito non ho avuto filtri, forse tu persona giusta al momento giusto? e oggi io posso dire di fidarmi di te. cero, a volte penso cazzo, ti conosco da così poco, com'è possibile che mi lascio andare così? credo sia il postumo di quello che ero.
bello sapere che quello che fai è esattamente ciò che vuoi e non ciò che pensi sia giusto fare per farmi stare bene. così io so che quello che fai è vero. ehi, ecco perchè mi fido di te!
è grazie a te se io ora ho un'amica vera al mio fianco. anche con lei. ci siamo reincontrate al momento giusto. e mi fido di lei.
sapendo, in fondo, che se riesco a farlo con lei, con te, è semplicemente perchè oggi posso fidarmi di me stessa. sono io e non quello che gli altri vogliono che io sia.

non voglio addormentarmi (di nuovo) sulla vita, non voglio quella sicurezza che ti porta a non apprezzare più niente.

sto prendendo la mia strada, che è totalmente diversa da quella che si aspettavano gli altri, i miei. ma un ragazzo, Mattia, ha detto che se le cose le fai col cuore non potrai mai pentirti di quello che hai fatto.

ed è la risposta a tutti i miei dubbi.

1 maggio

penso a lui. ha una laurea, una tesi a cui pensare. e io sono arrivata a scompigliargli tutti i piani. io riesco a studiare poco e male, e tu? sei una gran bella persona, ma non perfetta per me, adesso. ho pensato che quest'estate potrei partire per qualche mese, trovarmi un lavoro, per vedere che effetto fa. oggi io bene, riesco anche a studiare.

29 aprile

voglia di partire. assolutamente. senza ombra di dubbio. avere la sensazione che qui tutto mi stia troppo stretto e la voglia potente di partire. ma da sola non ce la faccio a mollare tutto, ancora sento tanto sulle spalle le aspettative dei miei.
ho la nausea, sono andata a letto con una zavorra sullo stomaco. sono andata in cucina e mia mamma ha preparato il tavolo. ieri ne avevamo parlato. si lei vorrebbe recuperare. il problema è che adesso sono io a non volerlo. non è un problema, cioè si, nel senso che i nostri desideri non coincidono. capirà. come io sto cercando di capire lei.

non appena tu lasci un pò la presa dalla mia mano io barcollo. ho paura. credo di non essere ancora in grado di camminare da sola. vorrei tanto poter essere indipendente, bastare a me stessa. e invece non è così. o forse ti ho incrociato perchè tu possa tenermi per mano ora che ne ho bisogno, per poter poi continuare da sola. ma riuscirò poi a continuare da sola?!

oggi giornata nera. ho la sensazione di non essere la causa delle mie emozioni. niente felice io. io triste, impotente. so che ci sta, però è dura. aspetto solo che passi. e in tutto questo martedì ho il primo esame. bello, davvero.

crollata, caduta. di nuovo. non posso farcela da sola. non posso, davvero. ma chi, CHI PUO' AIUTARMI? non è facile.

ecco. mi tendi la mano. proprio adesso. ne ho davvero tanto bisogno. e stavolta non voglio fare finta di essere forte, stavolta la prendo. mi lascio aiutare. e chiedo aiuto. grazie che mi fai questo. è la prima volta che non ho paura di aprirmi anche con gli altri. la prima volta che non ho paura di dire che sto male, per paura di essere solo un peso. contenta di questo cambiamento in me.

27 aprile

and everything aggiungerei, una settimana dopo. sto cercando di guarire da una ferita profonda. finchè tutti pensano sia tutto a posto puoi cercare di sistemare le cose, ma risulta inutile perchè ti senti sola con la tua ferita.
ora credo di aver cominciato un cammino che non ho idea di dove mi porterà, ma sono felice di averlo imboccato.
per la prima volta dentro di me sento di potercela fare, di volerlo non per gli altri ma per me stessa.
bella sensazione.
inizio a prendere posizione, a non capire tutto e tutti.
finalmente.
lascio che le mie emozioni escano e non le copro per paura di rimanere delusa, scottata, in primo luogo da me stessa.
era ora.
non è facile e non sempre ci riesco, ma credo che questo sia il mio primo passo.

ieri lui mi ha scritto ed è stata molto più dura leggere quelle sue parole che non se mi avesse scritto una mail piena di insulti e rancore. mi dispiace che questo cambiamento faccia soffrire lui. forse un giorno mi ringrazierà perchè troverà quella strada che io sto imboccando adesso, o forse non capirà mai perchè continuerà a vivere la vita di sempre.

è difficile per chi mi sta vicino accettare tutti i miei cambiamenti, e io me ne rendo conto. però non sarebbe giusto non cambiare per loro. crescerei e non sarei io.

non voglio pensare al domani, anzi, non ci penso proprio perchè per me l'importante è il presente, adesso. mi sento bene. vivo.

20 aprile

io mi sto innamorando. di una persona fantastica, che mi sta facendo conoscere un Mondo di cui non conoscevo l'esistenza, con molte meno regole con più bisogni. vive in un mondo di sogno, di irrealtà, o meglio, è capace di sognare non la banale fiaba a lieto fine ma sognare la Vita.
Ho conosciuto, anzi purtroppo solo accarezzato attraverso i suoi occhi l'abbandono totale all'amore per una persona e sono rimasta senza parole.
Forse un pò il rimpianto in me di non averlo conosciuto prima e di poter essere stata io la Creatura delle sue parole. forse la consapevolezza che invece tutto sta andando proprio così come deve andare. grazie a tutto questo rimetto in discussione la mia vita, apro porte che non avevo mai sfiorato e mi rendo conto per la prima volta dopo tanto tempo che la vita non mi sta scorrendo tra le mani ma sto afferrando ogni singolo granello. spaventata da quello che non sìconosco, non mi tiro indietro ma vivo quello che ho davanti. un pò con gli occhi di una bambina, un pò con gli occhi di una donna.
mi stai accompagnando alla scoperta del Mondo, o orse alla scoperta di Me.
ho deciso di essere me stessa con te perchè pensavo che tra noi le cose sarebbero durate poco, che poi chissà quando ti avrei rivisto. ti ho raccontato cose che non avevo detto ai miei amici più cari perchè loro non avrebbero capito, e mi avrebbero detto le solite frasi di circostanza di cui però io non avevo bisogno.
Tu non mi conoscevi però mi hai ascoltata e io mi sono aperta.
perchè dare un nome, definire quello che siamo? io so che con te sto bene, che tu sei la persona che ho incrociato a questo punto del mio cammino e credo non sia per caso.
mi stavo perdendo la mia vita, e non sarebbe stata una perdita da poco.
forse ci siamo incrociati solo per poterci tenere per mano e percorrere insieme un pezzo di strada che sarebbe stato difficile fare da soli.
tra noi non ci sono obblighi, possiamo concederci il lusso di fare e dire precisamente quello che sentiamo. e credo che questa sia una cosa, anzi, LA cosa che più ci a stare bene l'uno con l'altro.
possiamo parlare di tutto, non ci aspettiamo nulla l'uno dall'altra, ci ascoltiamo e rispettiamo. that's all direbbero gli inglesi.