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figlia del caos. vagabonda nell'universo. ballerina tra le foglie.

mercoledì 29 febbraio 2012

STEP BACK.

una giornata che ci è stata regalata da quest'anno. esperienza incredibile. nel mezzo del nulla più assoluto.
ieri sera abbiamo mangiato sushi e fumato narghilè (shisha). come per dire, cosa potrei chiedere di più?
oggi siamo entrati dentro una piramide, prima nell'ocurità totale, una volta inghiottiti nel buio le luci si sono miracoloamente accese.

fuori e dentro di me.

tempesta nel deserto. a volte capita che l'autista della tua anima, sagace, si faccia spazio nell'affollamento caotico dei tuoi pensieri e ti offre la verità, su un piatto d'argento.

è così che posso ricostruire le mie intenzioni.
è così che accompagno fedele il mio cuore alla ricerca dell'eternità.

non è la fine del mondo. consapevole di una ricchezza interiore che l'età non può sapere.
non mi sono svelata nella mia complessità. ma ho cercato di farti entrare nel mio mondo. ti ho teso la mano speranzosa, ti ho offerto quello che potevo. ma a volte questo non basta. e io non competo con le idealizzazioni. ecco che allora in punta di piedi prendo le distanze. non sempre si arriva dove si vorrebbe.

traffico assordante. sembra esere arrivato il momento di voltare pagina da questa parti.

lunedì 27 febbraio 2012

3rd day in cairo. resoconto di viaggio.

vorrei poter resettare il mio cervello. poter fare tabula rasa e reimpostarlo da zero. ma non è possibile. questo orrore mi accompagnerà fino alla fine dei miei giorni.

musica araba, canti di preghiera che sovrastano il frastuono del traffico. benvenuti al cairo.
il primo giorno l'abbiamo speso in volo, adrenalina in vena. sbarcati in territorio arabo alle 7 ora locale e abbiamo avuto modo di notare fin dal primo momento gli avvoltoi di cui pullula la città. con un taxi abbiamo raggiunto l'albergoe dopo una cena mordi e fuggi recapitata in camera, e dopo aver messo a tacere i nostri appetiti siamo sprofondati in un sonno letargico.
domenica ci siamo svegliati pronti per scoprire la città, ma ci siamo subito imbattuti in una verità scomoda: impossibile orientarsi autonomamente. dopo circa due ore di camminata inconcludente ci siamo decisi a prendere un taxi fino al centro città.
il traffico qui è a dir poco sconcertante. si finisce imbottigliati nello smog per ore, regna l'anarchia e i pedoni confidano nella mano di allah per non finire investiti.
afferrato un panino al volo (una specie di pane piatto farcito di crema di fagioli), abbiamo visitato il museo egizio, consatando con dispiacere le pessime condizioni in cui le opere sono tenute.

°*voglia di un abbraccio, voglia di un moroso°*

in serata siamo salpati a bordo di una crociera sul nilo. giochiamo alla coppia.
dopo la cena con intrattenimento di belly dancer e trottola umana ho degustato un ottimo dopocena sul balcone della nostra camera. sotto le stelle, cielo immacolato. aggiungerei l'amore, ma si sa che non si può chiedere tutto alla vita (e che cazzo). spuntino notturno per poi infilarsi sotto le coperte (ahime niente duvet da queste parti).

*sigaretta araba. dolore al culone. chiacchierata notturna...minchia mi hai ubriacata di racconti...com'è piacevole.
lunedì sveglia alle otto. colazione e trasferta sulle piramidi. cavalcato un cammello, amazing, almeno finchè non penso al poveretto che ci tiene sulle sue spalle.
martedì sera abbiamo passeggiato per il centro città. tanto tanto sonno.

sabato 25 febbraio 2012

finally...HOLIDAY!

tempo di dormire. neanche il tempo di chiudere gli occhi e sara gia mattina. cairo, sto arrivando.

next step: cairo.

sembrerebbe che fra meno di sei ore la sveglia suonerà. e tra meno di nove ore si debba prendere un volo per parigi (prima tappa) con destinazione finale cairo. sembrerebbe che la tensione cresca di ora in ora, per arrivare ad un culmine in cui le interiora finiscano coll'essere totalmente aggrovigliate e le mani comincino a tremare.
sembrerebbe poi che non si partirà da soli, ma con chi condivide con te l'appartamento. sembrerebbe anche che entrambi ci si senta completamente confusi perchè la situazione lo richiede.
le valigie pronte, manca solo di impacchettare le ultime cose. appartamento rigirato come un calzino, camera pure.
testa rasata di fresco, unghie verniciate di rosso carminio. cuore imbustato e pronto a partire con me...mah. ieri ho saltato la cena che si era preparata da mesi, perchè sono troppo stupida per muovere il culo dal divano. perchè sono troppo stupida a legarmi a qualcosa che vorrebbe solo darmi un calcio nel medesimo culo, se solo potesse. aaah dio.

l'ultima volta che ho lasciato casa ho dovuto nascondere l'emozione, fingere di avere tutto sotto controllo, per non far preoccupare tutti intorno a me (che già erano preoccupati di per sè). ora l'adrenalina scorre a tratti, anzi farei meglio a dire a fiumi.
questa è la seconda volta che parto con qualcuno con cui avevo una relazione non esattamente definita, sembra proprio piacermi questo stato delle cose.

oggi pomeriggio ci siamo visti. abbiamo passato del  tempo piacevole, bevuto un caffè in una caffetteria italiana, poi dirottati verso un te nel 'divano delle confessioni', per finire poi nel nostro luogo preferito, lungo il liffey. sembra essere la nostra tappa per i momenti di completa serenità. ci siamo lasciati con un patto, io non metterò nel mio programma delle città da visitare parigi, che se capitasse che ancora ci sentiamo ecc ecc sarà la nostra meta. we rn't new to this kind of deal. and to be honest we've already broken a lot of them. most of the time we (or i'd better say i) end up saying that it's better to have a break, not seeing each other anymore. but it doesn't last long. ad un certo punto, vedendoti seduto li, su quella panchina mi è venuta voglia di abbracciarti. ci siamo baciati. che dire, io mi vergogno solo al pensiero di come ti sto trattando e tu sei qui al mio fianco. sento che verresti in capo al mondo con me, se solo te lo chiedessi. what's wrong with u??? credimi, non valgo nemmeno la metà di quello che tu credi io sia.

vedi le ferite sulle mie mani? vedi le ferite sul mio corpo? vedi le ferite della mia anima? non è qualcosa da cui si può guarire con una pastiglia. eppure forse sei l'unica persona a cui potrei aprire il mio cuore. o forse no perchè poi mi guarderesti con occhi diversi.

ehi. and now. can u explain me what the fucking hell is wrong with me? ti indirizzo quasi parole d'amore quando so che questa settimana sarò insieme a chi mi fa essere così distante da te.

eccitazione.

mmm qual'è la parola giusta per decrivere quel genere di persone come me? ecco meglio lasciarla in sospeso perchè non suona esattamente bene.

un'altra bugia ai miei, che so farebbero un colpo altrimenti. ecco perchè sono rimasta così sul vago vecchi miei, non perchè sono pigra o perchè non vi voglio rendere partecipi del mio viaggio, semplicemente perchè non posso completamente farvi conoscere il mio piano di viaggio. but u don't need to worry, everything is gonna be allright. riavrete la vostra figlioletta tra le braccia tra non molto, dopotutto la mia prossa tappa mentale è un ritorno in terra madre. ne ho voglia. mi mancate così tanto. oggi sono capitata per caso tra le vostre foto e ho riso come una cretina davanti allo schermo che raffigurava tre pazzi con lo stesso giubbotto (peggio dei cinesi ihih) :D.

il sonno non si fa sentire, le ore a disposizione sono sempre meno e io credo me la farò sotto prima di cadere tra le tue braccia morfeo.

giovedì 23 febbraio 2012

weird.

tolgo le lenti. tolgo gli occhiali.
immagini confuse. non so più riconoscere dove finisce la realtà e dove comincia la fantasia. separate da un confine così sottile che sembra frantumarsi al calar delle tenebre.
ad ogni minuto che passa cade una pellicola che mi sono cucita addosso con fili invisibili.
mi trovo davanti a qualcosa che non so affrontare.
è arrivato il momento di uccidere una parte di me.

aprire una porta e trovarsi a combattere contro il desiderio di afferrare la prima cosa che ci capita sotto le dita. cercare di trovare con sangue freddo la consapevolezza che farlo ci ucciderebbe (di nuovo).

quando ti ritrovi a cercare di programmare la tua giornata in modo da non cadere in un abisso che temi più di ogni altra cosa e che conosci fin troppo bene, amica mia, è tardi.
perchè la tua mente gioca brutti scherzi e tu purtroppo la conosci bene.
entrare in una girandola nefasta che ti lascia andare barcollando.

è arrivata la notte. il momento dei buoni propositi. e io diligente mi accingo a compilare la lista della mia redenzione.

in fondo cerco solo (?!?!) la serenità.

i globuli lavorano frenetici per cicatrizzare ferite sanguinanti. aria. ossigeno. e il gioco è fatto. rimane la parte difficile ora. biogna essere capaci di non grattare via la crosticina, e lasciare che tutto abbia il suo corso. scratch scratch scratch. è così invitante.

domani sembra aspettarmi una cena in pompa magna, con l'ispirazione giusta potrei anche pensare di preparare uno dei miei tiramisù, facile come pochi e sempre d'effetto.
la nostra notte d'addio sembra non essere stata esattamente un addio, since it seems like tomorrow we r gonna meet again. manco una settimana è passata. beh si sa, queste cose degli addii ecc ecc sono sempre delle grosse panzane. let s try to enjoy the night.

e tu? il tuo ego affamato ha ticchettato alla mia porta, io l'ho solo socchiusa chiudendola gentilmente poco dopo. così hai pensato di buttarla giù senza troppe cortesie, perchè un pò te ne sbatti del buon costume, incarni il maschio per antonomasia tu. (e io la citrulla di turno). bon dai.

few days left. si parte, destinazione  مصر
 valigia, passaporto, testa. l'ultima volta che ho fatto le valigie sono partita da sola. alla ricerca di nuovi scenari, di una nuova cultura. l'emozione mi pulsa nelle vene.

mercoledì 22 febbraio 2012

ahiahi.

da cui sembra ne usciamo tutti sconfitti. come un cerchio con le estremità non combacianti.

in mattinata ho fatto uno dei miei sogni. che mi dice che io e te siamo collegati.
e chi sono io per contraddire uno dei miei sogni? intanto sono in attesa. ho il vizio di leggere cose che non dovrei neppure sfiorare con lo sguardo, ecco perchè ora so cosa hai rifiutato.

la mia sensazione mi dice che ora il posto giusto per me è qui, e che tu in qualche modo fai parte della mia storia.
gioco a quattro.

perchè errare è umano. ma perseverare è diabolico.

ti ho fatto sudare (e dannare).
finendo col dissetare il tuo ego.

martedì 21 febbraio 2012

just waiting for u.

here we are. here i am.
so giocare anch'io.
mi sono esercitata così a lungo che...tsè. mi muovo in acque ben conosciute.
rimboccarmi le maniche a volte è ilmio pezzo forte, combattere a denti stretti. altre volte però mi riesce più facile abbandonarmi alla corrente e lasciare che mi porti dove meglio crede.
il dolore profondo è passato, indosso di nuovo la maschera che ho imparato ad usare per proteggermi dalle avversità. ma è questo quello che voglio?
il frastuono del mondo mi distrae dal mio lavoro, e come sempre mi ritrovo a divagare nel nulla dei tuoi silenzi. ti metto in pausa, e allora un silenzio ancora più terrificante mi assale. perchè è quello che nasce in me. indecifrabile.
sconcertante. sono io a giocare con te,o sei tu a giocare con me?
mille domande lasciate senza risposte.

svegliarsi un giorno a guardare iltuo corpo dalla platea. combattere lanostra vita senza renderci conto che da un momento all'altro ci ritroveremo davvero impotenti. e allora che ne sarà di noi?  un mondo parallelo?

svegliarsi una mattina. abbaglio di luce. ogni notte mettendoci a dormire uccidiamo una parte di noi. puntiamo la pistola contro i nostri errori. pronti a risorgere l'indomani, al primo sbattito di ciglia. e in questa rinascita impegnamo ogni particella del nostro essere, troppo spesso però dimenticandoci di imparare dalla nostra esperienza.

mille promesse accompagnano la nostra esistenza,salvo poi buttare tutto nel cesso alla prima occasione utile.

ho lasciato una "vita da sogno" per tuffarmi in qualcosa che credevo essere migliore. ho abbandonato la sicurezza per l'incertezza. ho riso di fronte alla stabilità, per addentrarmi in un boscoinesplorato. mi sono lasciata cadere per trovare mani amiche ad accompagnarmi.

eccomi pronta a salpare di nuovo. nuovi orizzonti si aprono ai miei occhi e io mi lascio affascinare.

con l'ingenuità di una bambina credo nell'armonia perfetta di due anime che danzano insieme al ritmo della pioggia.  con la maturità di una donna vado cercando il celestiale inebriamento dei sensi.

sorry. ma l'unica cosa capace di ciò è un bicchiere di sambuca. conpostumi non troppo piacevoli...nausea mattutina.

trovarsi in un letto accogliente ma troppo piccolo. accoccolati tra le braccia di chi non hai scelto. oh, come mi manca svegliarmi al tuo fianco. come mi manca potermi rigirare nella perfezione del momento. 
il momento del risveglio è sacro. non eri perfetto tu, che troppo velocemente mi facevi passare dal sogno alla realtà. non eri perfetto tu, che non mi hai mai aperto il tuo cuore. non sei perfetto tu, perchè non mi sento mai pienamente me stessa accanto a te. e soprattutto non sei perfetto tu, che mi vedi solo come un gioco.

sto aspettando te, che al mio risveglio mi sarai accanto, una carezza e un bacio in punta di piedi. un abbraccio che ristora più di una notte di sonno e prepara a una giornata che sa di essere condivisa .
scusa se a volte ho dubitato di te, scusa se ho addirittura negato la tua esistenza. perchè in fondo mi sto solo preparando ad accoglierti.

sabato 18 febbraio 2012

dall'11 novembre.

Seconda lettera di qualcuno ad una musa, rossa.

Io ti vedo in giro,
ti giuro,
mi giro e ti vedo;
mi fa strano.

Tu non dovresti essere lì,
dovresti essere altrove,
lontana,
centinaia di kilometri.

Preso dallo sconforto mi avvicino,
ti guardo,
e sei così diversa tanto che non sei tu:
ma che diamine,
penso,
i miei occhi mi fanno scherzi da preti.
Non c'è neanche una chiesa vicino a me.
Nemmeno una suora da cui piangere,
nemmeno un chirichetto da prendere in giro,
non c'è nessuno.

Il tempo è talmente fermo
che una foglia è dritta davanti a me,
galleggia a mezz'aria;
la sposto con una mano sennò mica ti vedo.

E sei di nuovo lì,
che non mi vedi,
che non mi conosci,
che non sai chi sono.
Dovresti saperlo,
io ti penso di tanto in tanto,
mi vieni in mente
più ora che non siamo più,
che prima che eravamo,
fosse anche che eravamo solo chiacchiere.

E il distintivo?
Non c'è,
non mi distinguo,
sono confuso nell'aria ferma perché tutto è fermo
tranne te che continui a muoverti,
te che te ne sbatti
del fatto che io ho imparato a bloccare il mondo pur di trovarti.

E sei veloce,
con quelle gambette impazzite che non si distinguono:
diamine io sono due metri,
almeno un metro di gambe le avrò,
come cazzo fai a correre più forte di me?
Ma ce la fai,
straordinaria,
e poi ti fermi e io ti raggiungo,
il tuo volto cambia i lineamenti,
i tuoi capelli colori,
sembri pure più grassa.

Non sei tu, tu non sei grassa.
Maledette ciccione che corrono,
mi confondo e io perdo di vista quello che cerco,
TI perdo di vista.

Ma tanto passa un giorno,
passa un'ora,
e sei di nuovo da un'altra parte,
sembra quasi che mi segui,
tanto per darmi fastidio,
dato che alla fine non sei mai tu.

Ero ubriaco e ti vedevo a malapena,
sono sobrio e ti distinguo fra la gente come se tu ci fossi veramente,
anche se non ci sei
mai.

sabato 18 febbraio, passato indenne venerdì 17. finendo col fare qualcosa di cui non ero pienamente convinta, lasciandomi trascinare solo dal flusso delle cose. pazienza.
frugando tra i cassetti ho trovato questa poesia scritta per me.
sorriso nasce sulla punta delle dita.

venerdì 17 febbraio 2012

time to move on.

un bugiardo di *** che come unica cosa riesce a manipolarmi fottutamente. che vuole convicermi di essere io quella sbagliata, io la visionaria. ma ***. la tua concezione di amore, scusa se te lo dico, e quantomeno strana.diamine, scusa se c e qualcosa che mi sfugge, evidentemente sono troppo bambina per capire uno splendore tale! maschio, il tuo ego e l unica cosa di cui ti preoccupi.
ti odio per farmi sentire cosi, ti odio per farmi dire questo.
ti odio perche pur sapendo lo schifo he sei sono qui a bruciare per te.
ti odio per avermi fatto pensare che fossi quello giusto, ti odio per aver giocato con me.
ti odio per aver dato voce in me a quel grido che avevo messo a tacere.
ti odio perche tutto quello che sai fare e stendermi al tappeto, senza preavviso.

mi odio per averti lasciato prendere parte di me.
mi odio per non saper accettare l amore incondizionato perche accecata da un buco nero.
mi odio per essere inerme, per non essere forte.
mi odio perche sono lontana da casa. mi odio perche non so dov e la mia casa.
mi odio perche non combatto per quello che voglio.
mi odio perche voglio sbagliato.
mi odio per la mia inconclusione.
mi odio per decidere di essere senza speranza.
mi odio perche scappo dal bello della vita per correre a braccia aperte verso l autodistrizione. odio la mia passivita. odio il mio aspettare invano.
odio cio che sto facendo della mia vita. odio il mio avere vent anni.
odio l idea di svegliarmi domani quarantenne.
odio il vortice delle mie emozioni.
odio il mio approcio consapevole alla negativita.
odio il mio abbandonarmi alla casualita.
odio il momento presente.
odio sentirmi impotente.
odio non poterti tenere tra le mie braccia e sentirti mio.
odio non avere il tuo sapore sulle mie labbra.
odio fare la scorbutica con te.
odio avere tutte le ragioni per farlo.




friday 17th.

il libro e carognosamente difficile. hate that. dopo quasi otto mesi qui ancora riesco a trovare faticoso leggere in lingua a volte. datemi un cervello nuovo, vi prego.
e tu... tu vai al diavolo.
persa nella propria casa.
persa nel proprio corpo.
persa nella propria matassa.
bisogno di trovare una nuova filosofia, una nuova condizione mentale.
gioisci, meta giornata e passata. non rimane che superare (indenni) quello che resta e poi arrivera il premio tanto atteso. a night crowded of nightmares to restore (?!) the soul. avanti tutta.

mercoledì 15 febbraio 2012

he wished he had the comfort of a blind faith.

me too.

nite.

pronta per dimenticare. mi avvolgo nelle coperte cercando di non dare importanza al fatto che non riconosco me stessa. rumore del vento. sistemo il cuscino sotto la mia testa e faccio mente locale sui miei buoni propositi per domani. un fastidioso mal di pancia mi ricorda le mie sconfitte. fuck it.
non mi resta che chiudere gli occhi e abbandonarmi nell'oblio.

passeggiata sotto la pioggia...un anno dopo.

un anno dopo la prima volta che sono uscita insieme a te. emozioni che piovono come cuori impazziti da un cielo di cristallo.
la nicotina l'unica compagna con cui condividere la pazzia che mi sento dentro.
pretending to be strong but being not. 
cercare di addomesticare il caos, per rendersi conto di non avere nessun potere su di esso.
il leitmotiv della mia vita sembra essere questo. so far so true.
svegliarsi la mattina per recitare il copione della propria vita.
arrivare a sera accorgendosi che è solo commedia. cercare di venire a capo di tutta la faccenda ma...è già ora di dormire. di nuovo. svegliarsi di nuovo. pum.
una serie di sfortunati eventi. calibrate casualità. incomprensibili coincidenze.
guardarsi intorno e non riconoscere la propria casa.
viaggiatore di passaggio. della mia vita. mi guardo fuori e non mi riconosco. ni guardo dentro e...non mi riconosco.
condivido la mia insoddisfazione col genere umano, avvolta in un abbraccio da milioni di persone e...paradossalmente sola. l'illusione di provare qualcosa di unico, la consapevolezza di essere persa nella mischia.
merda. merda. merda.
how do u feel playing with my emotions? believe me, i know the feeling, i'm in the same shit as u, just with somebody else. r u wishing me that? no, i know u rn't cause u r not that selfish. and fuck, that is killing me. at a certain point, i find myself thinking that u r in the shit cause u want it, cause u r acting like crazy without any mask. without the mask that i put on myself. and fuck, that's not good. for u. but, do i feel better with my mask? no, it's just that i'm not strong enough to face what i feel, i'm not strong enough to stand a door closed in my nose. so i pretend to be fine, i pretend to have the control of the situation. even if i haven't. and i'm keeping on playing with ur feelings just because u r letting me doing this.
and u. u r playing with me cause i'm letting u doing it. it s like a wrong circle. people r so stupid sometimes. they prefer to be blind than facing the reality. and they react in different ways, but they end up in the same shit. this is the way the world goes around. lies and illusions. if i'm with u it's just because i don't want to be alone. and yes, u have the right reasons to be angry with me, to be jelous of me, but u know what? i don't fucking give a shit about u. i don't fucking give a shit if i'm making u feel weird. i don't fucking give a shit if i'm messing u up. and at the end u will just want to send me to the hell, but u won't be so strong to do it. u r as weak as me. i know u. and u like to hurt urself, in the same way i'm doing with myself.
and u will live with the ghosts of ur past, u will always think that i was the right one for u. people always desire what they can't have. stop bullshitting me. stop telling me the story of the prince charming. my friend, it's just like i told u. u need to believe me. i know that i became ur nightmare and still, still u r here begging me. for some time. for a hug. for a kiss. do u want to hurt urself more? here i am. but don't complain with me. it's ur fucking decision. and well, don't think i don't understand u.
without me u feel bad, cause u feel like u just need to make me understand that u r the perfect match i've always been looking for. u know that all my words, the hugs, the kisses r fake. they r for someone else. but u don't care. that's what u need to easy ur soul. u can even forget that they rn't sincere. it's up to u.
but that confirm my theory, sorry for saying this. i'm just telling u the truth. is it sad? it is. is it unfair? it is. can u do something for this? u know the answer. no, u can't.
everybody finds a way to hurt himself, if u  want i can tell u many, i'm kind of master of it. phisycally. phsycologically. u just need to ask. but i think u don't need my suggestion. u r quite good by urself. we chose different fairy tales, but the ends is the same. bitter.
i'm just reporting what i see. u can go oversee, try to look for the difference, but i'll tell u one secret. u will never find it. cause it doesn't exist. the world is built on a solid base of shit. that's what u r always going to find out.
call me pessimistic. cinic. whatever. but at the end u can only agree with me, my friend.
people never change. people never learn. people always look for the happiness but never do anything to reach it.
even if it seems that they r trying, believe me, it's just a lie. again. and i'm the example. so...just give up. don't think u can change the world, u r just one between billions people.

and i'll tell u more. tomorrow, when u will wake up u r going to erase all this shit from ur mind, just like me. cause we r human being, cause we need a hope to keep on with our lives. we need to believe in something. that's why we r acting like stupid. and this is only a thought of late night, when u feel free to tell the truth cause u r about going to sleep. and u r going to have a whole night to forget about it. and the following day u r going to wake up ready to tell urself the story that u ve been keeping on telling to urself for all ur life. and u r probably going to believe in that, cause every day is a new day and usually u feel positive. good for u. that s the way everything goes around.

no lies cause at this time we can afford to say the things for what they r.
just a stupidity moment. ah.

lunedì 13 febbraio 2012

sometimes i gotta feeling.

passaporto arrivato. e così il viaggio non è più un sogno lontano, bensì progetto del futuro prossimo. questa volta non sarà un viaggio di addio, perchè me lo sento.
quante volte da bambina ho sognato di partire per una vacanza insieme al mio marito. quante volte ho sognato di condividere la casa dei miei sogni con l'uomo dei miei sogni.
e poi mi ritrovo così, a vent'anni (molto prima di quanto avrei potuto immaginare) in una vita di cui sono la protagonista.
e tra un pensiero e l'altro stavo quasi per dimenticare che domani è il giorno di san valentino. così inevitabilmente il nastro della mia memoria si è riavvolto fino ad arrivare ad un anno fa, quando la mia vita cominciava a subire le prime scosse e le mie certezze cominciavano ad essere messe da parte.
mi ritrovo grande senza accorgermene, mi ritrovo indipendente quasi a mia insaputa.
come i fiori. quelli finti sono così belli da sembrare veri e quelli veri sono così belli da sembrare finti.
oggi faccio più pensieri sconnessi del solito cipicchia.

domenica 12 febbraio 2012

lying on a wave.

perchè davvero, davvero basta così poco. sussurro velato che esce morbido dalle tue labbra. leggero zompetti nel mezzo dei miei pensieri e mi regali quell'attimo che dolce e succoso resterà impresso in me per sempre.
mi nutro di questi momenti che fanno di ciò che sto vivendo la mia vita. e per sempre ricorderò il tuo sguardo sarcastico di soppiatto attraverso la fessura della porta.
e stanotte ad accompagnarmi ci sarà il profumo di te. e una volta in più ecco che arriva inatteso...ma gradito.
sei tu il mio compagno di viaggio? io ho scelto te. contro di me forse, o forse no.
fermo l'attimo per imprimere dentro di me il sapore del tuo bacio, l'odore della tua pelle, il movimento dei tuoi sorrisi.
fermo l'attimo perchè mi lasci(a) senza fiato.
fermo l'attimo perchè sono sull'orlo  del precipizio e...volere volare è ciò che sento.
fermo l'attimo perchè it is worth. un altro respiro, smelling u.
un ultimo sguardo, un ultimo sospiro. è ora di dormire.
stesa su di un'onda mi lascio trasportare lontano. circondata dal blu la notte non potrebbe essere più dolce.

morning italian teacher.

 aspettando un passaporto che non arriva. potendo solo confidare nella reliability delle poste irlandesi.
incapacità di formulare pensieri logicamente articolati. testa come cumulo di idee.
siamo sempre alla ricerca del meglio, di quel qualcosa che ci faccia sentire davvero bene ma, ironicamente, ci scansiamo audaci da esso. la nostra ricerca, per andare a buon fine, forse non deve portare ad un risultato, deve solo tenerci impegnati nel cammino. per poterci sempre convincere della possibilità di trovare qualcosa di più.
ecco allora che tutto sembra acquisire un senso, ciò che ci spinge giorno dopo giorno è il desiderio di ottenere un certo obiettivo, non il verificarsi effettivo di esso.
ecco che allora camminiamo e lottiamo per il vero amore, quello irrealizzabile, ma costruiamo una tela a maglia a proteggerci dal sentimento vero che fluisce verso di noi.
ecco che immaginiamo la vita perfetta lontano da tutto e da tutti, e funziona davvero egregiamente, almeno finchè rimane solo nei nostri pensieri.
quante persone ho sentito dirmi: vorrei costruirmi una nuova vita, lontano da tutto e da tutti. poche pero che conosco hanno fatto quel passo cosi semplice e cosi difficile allo stesso tempo. prendere un biglietto e partire. sembra proprio che i nostri pensieri si trasformino quasi in una gabbia in cui raramente e con difficolta ci accorgiamo di essere imprigionati. una gabbia travestita da vita che ci persuade dal fare la cosa piu difficile del mondo. vivere.
meglio sognare (?).

martedì 7 febbraio 2012

fuck me.

acc non ci credo. ora la mia vita ha di nuovo preso le distanze da me, non sono dentro un vortice risucchiante ma riesco a vedere le mie emozioni seduta in una poltrona un pò scomoda. ma almeno non sono divorata. fatta a pezzettini.
forse dovrei preoccuparmi, mi viene quasi il dubbio di essere un automa, riuscendo a prendere le mie sensazioni e stiparle in un congelatore, così da poterle trasformare in qualcosa che posso maneggiare.
la realtà è che mi sto solo illudendo che distanziandomi la calamita magnetizzi verso di me. ma diciamoci la verità, quante speranze ho di competere con un'idealizzazione? gran poche temo.
prendo il mio cuore, lo impacchetto con una carta a fiori e lo conservo in un tavolino. fa meno male così. nellamia vita prima o poi ho sempre ottenuto ciò che desideravo. sarà anche stavolta così? so solo che l'attesa mi sta decisamente logorando, e gli escamotage per convincere la mia anima che tutto va bene stanno esaurendo.

lunedì 6 febbraio 2012

work in progress.

bisogno d'aria.

vorrei solo scappare lontano, dal lavoro, dagli studi, da te. di nuovo. ma stavolta non mi è proprio possibile. stavolta non posso semplicemente prendere un aereo e ricominciare una nuova vita. perchè è solo un'illusione. perchè la sete di te mi seguirebbe in capo al mondo. perchè prima o poi i miei sogni tornerebbero a bussare alla mia porta insistenti, e allora, e allora che scusa potrei trovare per farli attendere lì sulla soglia?
mi stai uccidendo. chi o che cosa, non fa una grande differenza per me.
svegliarsi dal torpore, stropicciare svogliatamente gli occhi e vedere la realtà. non sentirsi pronti ad affrontare il futuro, il domani o semplicemente il presente.
confusione nello spazio, inganni della mente, tutto pur di non pensare. a te. avere la certezza che tutto questo sconquasso interiore mi porterà a qualcosa di nuovo, una nuova pagina della mia vita. o quantomeno, averne la speranza. che è tutto ciò che mi tiene ancorata alla realtà.
svegliarmi la mattina senza trovare un buon motivo per vivere la giornata, insonne formica instancabile.
cerco di svuotare le tasche, liberarmi da quel piombo maledetto che mi sta facendo affondare. ma stavolta non è facile, non ci sono amici che mi consigliano, che mi ascoltano parlare per ore, e si sa, da soli tutto è più difficile. sembra quasi insormontabile. così ecco, è questa la mia nuova prova da superare? volendo la tua indipendenza devi essere in grado di superare gli ostacoli da sola. non più una mano tesa a sollevarti, non più un abbraccio caldo a confortarti. solo freddo gelido tagliante come lama rovente. completamente persa nella confusione dei miei pensieri.

shit. aria inquinata.

sabato 4 febbraio 2012

making a mess.

ho guardato dentro una bugia, e ho capito che è una malattia, dalla quale non si può guarire. MAI. cazzo se hai ragione *** del ***.
e ho cercato di convincermi che tu non ce l'hai. e ho guardato dentro casa tua, e ho capito che era una follia. avere creduto che fossi soltanto mio. e ho cercato di dimenticare, di non pensare.
quando la follia che ho dentro mi prende per i capelli e non posso fare altro che assecondarla. non posso fare altro che arrendermi a tutto questo.
da ricercatrice l'avevo capito, l'avevo capito che porti solo a guai. che porti solo a sofferenza. ma da essere umano i miei occhi sono diventati ciechi, le mie orecchie sono diventate sorde. mi sono fatta prendere per mano e condurre nel tuo mondo. perchè per me era conveniente, perchè volevo così.
una fitta al cuore mi fa ricordare che tutto questo è idiozia. mi sento persa nella rete di non so quale dio, di non so quale religione, di non so quale universo.
il passeggero oscuro della mia vita. solo uno? ne posso contare almeno due. esseri dissociati, parafrasati, che rendono la mia esistenza un cumulo di fili aggrovigliati che non so come districare. com'è possibile che ti ho lasciato la possibilità di farmi sentire così? quando ti ho dato il potere di essere la causa delle mie emozioni? era una delle prime regole che avrebbero dovuto guidarmi nel mio cammino.
who should i blame if not myself? now the only thing i can do is following the music, letting it bring me far away where i can here the waves of the sea. FUCKING DIFFICULT.
ed è sera. notte. e mi stringo forte al mio groviglio di emozioni. ma non sono di compagnia.
e sono così. galleggiando in una bolla di sapone. ma non accarezzo fiori. l'oceano intorno a me. mi canta una ninna nanna deliziosa. ma io non riesco a coglierne la melodia. damn.

giovedì 2 febbraio 2012

make peace (and love)... not the war.

ricapitoliamo. agenzia insieme. il mio più enorme viaggio della vita. fra poco più di due settimane si parte.
tornati dall'agenzia... fare l'amore...oh, come mi mancava.
questo è il picco dell'onda e come me lo sto godendo. come la pace dopo la tempesta. una sensazione di quiete si impossessa di me. mi guardi di soppiatto da sopra il computer, mi sorridi in una maniera che mi viene da strapazzarti e ti sorrido a mia volta.
com'è fantastica la pace dopo la tempesta.

***

so? i still love u, i always will. till the day i die. but at some point, i had to choose happiness, i had to make that a priority. and now i'm with someone who understands that i will never stop loving u and that makes me happier than i've ever been.

mercoledì 1 febbraio 2012

intoxication.

inebriamento non voluto, non richiesto. scomodo. motherfucker.
i tasselli, quelli che cercavo di sistemare (da una vita?)  sono saltati in aria (di nuovo?)
ormai un anno che ti tenevo fuori, che cercavo di organizzare la mia vita senza nemmeno prenderti in considerazione, arrivando forse a credere di poterti isolare in una camera iperbarica, osservandoti da fuori. forse studiandoti come una ricercatrice fa con le sue cavie per poter trovare l'antidoto a te.
e poi... forse sei passata da sotto la porta. o forse  la porta l'hai proprio aperta, altamente fregandotene  delle misure di sicurezza.
credo tu sia la malattia più pericolosa con cui un essere umano, un'anima potrebbe venire a contatto. ti sei attaccata al mio cuore come un maledetto cancro. ma io lo so  come sei pericolosa. e infatti ora vorrei urlare, vorrei disintegrare ogni cosa intorno  me, così come tu hai disintegrato il mio cuore.
e così, è questo quello che si prova? grazie al cazzo. preferivo essere un fottuta ricercatrice.