...

figlia del caos. vagabonda nell'universo. ballerina tra le foglie.

sabato 31 marzo 2012

l i (o) ve.

camminare a piedi nudi nell'erba umidiccia del parco. baciarti nel mezzo della strada, del parco, del supermercato. sembra esattamente come sempre ma...noo. c'è una consapevolezza in più.
i nostri gesti sono avvolti dall'imbarazzo, dalla goffaggine, perchè non abbiamo preso il ritmo di danza, non ancora. ma siamo capaci di ridere delle nostre insicurezze, per abbracciarci e baciarci come se non esistesse altro al mondo.
ecco l'emozione che andavo cercando. che sta riempiendo la mia vita. e io mi lascio inondare.

mi metti un bicchiere di vino nella mano e mi spedisci nel divano.  e ti piazzi ai fornelli.
spara la bomba... e arrivca un fiore.
what's next?
ti guardo e sotto il tuo sguardo gelido, nelle tue labbra scorgo un sorriso accennato.
è così che per mano ci mettiamo davanti allo stesso sentiero. è così che comincia il nostro viaggio insieme.
mi piace la tua mano stretta nella mia.

giovedì 29 marzo 2012

headache.

pungola forte. e io non ho nemmeno la vega idea di cosa fare per proteggermi. sono inerme di fronte allo conquasso. mille pezzi cadono uno dopo l'altro, o forse tutti insieme,in una valanga assordante. non lo so. perchè i miei sensi sono distrutti e lamia mente alza bandiera bianca.

diperazione cosciente.

brividi corrono lungo il mio corpo. la testa rimbomba pressante. il vuoto.

sono caduta. e duole un'esponenziale alla n di ciò che avevo creduto.

go ahead.

sooo.
la mia pancia è così tesa che potrei prendere il volo, sembra essere un palloncino di elio. sapevo che non sarebbe stato facile ma...cidenti. ecco perchè non si dovrebbe mai giocare con il proprio corpo. vorrei potermi accartocciare come una pallina di carta e buttarmi senza indugio nel primo cestino di reciclabile.

ed ecco. i miei dolori di stomaco erano come l'avvertimento che il momento del crollo era vicino. dici che non mi interessa di niente. sinceramente non capisco. sinceramente non riesco a seguire i tuoi discorsi. ma so una cosa. in tutto questo siamo in due. e a meno che tu non sia un bravo attore. beh e allora i miei complimenti cazzo, sai fingere sbalorditariamente bene. vuoi mollare tutto. (?) saprò accettare questo. saprò accettare l'ennesima porta in faccia. saprò accettare il fatto di essermi comportata a stupida, e aver aperto una porta che a posteriori forse potrei dire di non aver dovuto aprire. ma non ho rimpianti. l'ho aperta perchè ho voluto farlo. e si, non avere la minima idea di ciò di cui stai parlando mi uccide fottutamente. avere il dubbio che quello che ho vissuto, quello che ho provato fosse il frutto di una folle tua bugia mi uccide.
metti al fuoco punti, domande, riflessioni campate per aria che non mi danno spazio.
sono stata una semplice cagata? certo, fa male, fa male. e ora è solo tempo di chiudermi a conchiglia e cercare di non frantumarmi in mille pezzi. no, ormai è tardi. ho sentito gli scricchiolii e ora così come ho goduto fino in fondo ogni momento devo affrontare questo.
sono caduta sonoramente e tutto ciò di cui ho bisogno è di capire quanto male mi sono fatta. ti guardo. e sì, mi fai male. sto male. vorrei poter prendere a calci il mondo intero. vorrei prendere a calci la mia fragilità. vorrei essere in grado di gestire la mia delusione. ma non so farlo.
dopotutto quando ho rischiato tutto sapevo ciò a cui andavo incontro.
e cazzo, se fa male. cazzo se vorrei essere elsewhere. cazzo se vorrei baciarti. cazzo se vorrei fare l'amorecon te. cazzo se vorrei non averti nei miei pensieri. cazzo se vorrei essere sicura che ti stai dannando come me per tutto questo.
ma laverità è che mille dubbi assalgono la mia mente, eil disagio di una bugia si affaccia bastardo. a farmi dubitare di te.
perchè in fondo mi reputo più di una qualsiasi donna.
perchè in fondo sono un essereumano in cerca dell'amore. e scusa se ti ho preso nella mia vita dividendo conte me stessa. dimmi che è stata tutta una bugia e ti manderò a farti fottere. perchè è l'unica cosa che mi balena nella materia grigia.

mercoledì 28 marzo 2012

u r what u deserve.

ti vedo e l'unica cosa che riesco a pensare e
quanto sia triste la tua esistenza. scusa, ma sei solo un esempio in piu di come la societa opera nella tua mente per farti entrare nell'ordine di pensieri che l'infelicita e normale, che devi convivere con questa realta e costruire attorno ad essa i tuoi sogni. adattare i tuoi bisogni a cio che il mondo ti chiede di essere. ecco che allora ti ritrovi a fare qualcosa di prestigioso che arricchisce il tuo portafogli ma non il tuo io.
d'altro canto tu guardi a me come una sognatrice poco pratica, che pone la felicita sopra l'apparenza e che si svegliera un giorno in un tremito assordante capendo di essersi giocata la propria carriera, la propria vita.
perche tu guardi agli uomini in carriera con il desiderio di cambiare il mondo, vedendoli come coloro che hanno realizzato la propria vita.
io guardo le stesse persone con la sensazione di avere di fronte a me persone legate dalle manette dell'apparenza. la domanda piu semplice: sei felice? no. ma tutto sommato ho la mia laurea, il mio lavoro rinomato, qualcosa di cui andare fiero.
io voglio essere fiera della ricerca della felicita nella mia vita. voglio essere fiera del mio presente. e avere un progetto per il mio futuro.
tu progetti di cambiare il mondo.
io progetto di cambiare me stessa. e mi prometto di cercare sempre il coraggio di seguire i miei sogni. senza trovare scuse dell'eta, del tempo o del denaro. sono profondamente convinta della mia capacita a realizzare cio che voglio.
e se dovro cadere lo faro con dignita, e saro pronta a rivedere i miei piani, le mie convinzioni. perche non sono un'integralista del pensiero. perche ascolto con interesse la tua opinione, ma mi reputo libera di creare il mio personale punto di vista.
e allora grazie di aver diviso con me la tua missione, per mezzo della quale rinnovo nuovamente le mie scelte.

*cena sul terrazzo sotto un mare di stelle. sento che stai tremando. e io sono pronta ad avvicinarmi a te facendoti calore. tu solo deciderai se affondare la tua pelle nella mia o allontanarti nel tuo gelo* ti bacio. mi baci. e i tuoi occhi mi parlano piu di quanto potrebbero fare mille parole.

domenica 25 marzo 2012

fare le corse divano-balcone sembra essere diventato lo sport ufficiale di casa cumberland. stanchi dal lavoro, dopo una doccia ci appollaiamo insieme sul divano e cadiamo in un sonno ruspioso. risveglio di coccole.
profumo di sapone sale piacevole alle mie narici. mi ricorda quando mia mamma cambiava ogni settimana il sapone per le mani, e io curiosa annusavo sempre le nuove entrate.

apro non apro apro non apro. vince l'apro con una scusa stupidissima, dopo una battaglia di quindici minuti. essere completamente bloccata fino a che dalla tua bocca non esce un perche invece non vieni qui. mi fai dimenticare le mie paure...anche se non e merito tuo. mi aggrappo alle tue spalle salde e annuso il tuo profumo.
ripasso a memoria i tratti del tuo viso.

terremoto.

ur time is over.

un giorno cammini con l'unico problema di reggerti in piedi. il mondo è un libro da scoprire. la meraviglia è in ogni cosa, la bocca si apre stupefatta per ogni miracolo della natura.
poi cominci a cadere nell'abitudine, e tutto ciò a cui guardavi con stupore comincia ad essere normale. non voglio dire che la tua vita era spensierata, perchè non lo è mai. in quanto uomo avrai sempre trovato problemi a lacerarti la schiena. ma quando sei in cammino, inevitabilmente, ogni volta che volti la testa per osservare la strada fatta lo fai con un certo che nostalgico, rendendoti conto che tutti quelli che sembravano problemi insormontabili erano invece semplici inghippi facilmente risolvibili. e nonostante tutti intorno a te avessero provato a dirtelo tu non ci hai mai creduto.
è allora che, apparentemente un attimo dopo quei passi incerti, ti rendi conto che il tuo tempo è finito. niente più sveglia la mattina per andare a lavorare, niente più bollette da pagare.  solo te, te stesso di fronte a qualcosa che non puoi spiegare. qualcosa di ignoto ti attende al varco e tu non puoi fare altro che dirigerti verso di esso.
che fare quando le persone a te care devono rispondere a questa chiamata improrogabile? e che farai tu? vivi la tua vita come se non ci fosse una fine, uno stufato di probrlemi senza fine perchè è questo l'unico modo che hai conosciuto. che ti hanno insegnato. la vita è peccato. la vita è sofferenza. la vita è ingiusta.
sai cosa c'è? tieniti la tua religione, i tuoi contorcimenti mentali. io sono contraria alla morte della vita. sono contraria all'abbruttimento del mio cammino.

sai cosa c'è? tu sei morto e io ho un vuoto dentro me. non perchè fossmo particolarmente legati, no, ma perchè la tua morte è una scossa alla mia esistenza. perchè mi ricorda la temporarietà del mio viaggio. perchè quando mi metto a dormire i miei propositi sono per il giorno seguente, ma non ho mai preso in considerazione la possibilità che il giorno seguente non vedrà mai l'alba per me.

sabato 24 marzo 2012

what would happen if i left tomorrow?

svegliarsi la mattina. dieci. non c'è male. indossare le ciabatte e dirigersi verso la cucina. mentre ancora cerco di sistemare le idee nella mia testa ecco che spunti dalla porta, vestito di tutto punto.
colazione inglese(-irlandese-) (veery nice). l'idea iniziale era di raggiungere phoenix park in tram per godersi la giornata di sole, magari con tanto di visita allo zoo.
ma a causa di un presunto non funzionamento dei tram il sabato i piani sono improvvisamente cambiati, trasformando la giornata in un'escursione a howth. paesaggi di una natura immacolata, in mezzo a sentieri striminziti. fiori che celebrano l'esplosione della natura, profumo di sodio e di montagna.
lunga camminata che si estende nel corso di tutta la giornata. così che arrivano le sette senza che nemmeno ce ne accorgiamo, quando nel treno del ritorno mi abbandono stanca nella tua spalla, coccolata.
ed è così che arrivano le dieci, e in compagnia di un caffè cerco di fare ordine nei pensieri.

come al solito, vana impresa. oggi mi ha assalita una strana nostalgia per il passato, tornando a pensare a vari momenti della mia vita che pensavo di aver impacchettato, schedato ed elaborato da un pò.

essere quel fantasma con cui tu dovrai combattere un giorno...mi dispiace.
doppiamente.
abbandonarsi al flusso dei pensieri quando di fronte a te si estende il mare sconfinato non è poi così difficile. la mia idea di casa, di amore, di vita insieme. è qualcosa che devo riprendere tra le mie mani e ricominciare a smembrare pezzo dopo pezzo.
nei miei piani non era previsto una convivenza a 20 anni. cosa mi tiene ancorata alla realtà? cosa mi fa capire che tutto ciò che sto vivendo è vero? ma soprattutto. cos'è la realtà?
se non un gioco della mente, un'elaborata ragnatela che abbiamo costruito in anni di allenamento per farci avere l'illusione che esista un ordine delle cose. 

scoprendosi.

e stasera e il tuo turno di fare il cuoco. devo ammettere che te la cavi bene ai fornelli. guardiamo un film appollaiati uno sull'altro.
le nostre mani che si sfiorano timide.
fare l'amore mezzi addormentati.

venerdì 23 marzo 2012

the last chapter: rik.

Here I am again.. but well I hope this time u believe me... its the last thing that u are gonna receive from me... I really didnt want to finish like this.. and I wanted to tell u this face to face but I understood that its impossible.. I had a lots of questions in my head.. like why u change like this? or what is going on with u? or what did I do wrong? anyway.. tonight I just undertood everything.. but anyway I dont want to bother u anymore with this.. u have ur reasons...

ok.. I just want to tell u thank you.. for share with me this time.. thanks for all the good moments that we lived together.. thanks for ur kisses and everything else.. I dont have words to describe all the good moments that we lived together.. I learned a lot from this.. I learned that I need to be less intense.. that Its useless to give everything.. because at the end that is not gonna work at all.. and a lot of different things that maybe I dont even know.. but I will realized with the time... anyway I wish u the best Marika.. I love u.. and u will always be in my heart.. I will always remember u as a good stage in my life.. one part of my heart is yours.. I just want to ask u a favour.. I dont want to remember me.. I just want that u dont forget me.. and believe me.. if some day u need something from me.. dont even doubt in contact me.. I will be there... I will always be there for u... cause at the end I consider you a friend as well... I didnt want it to lose u... but I think that at least for now that what u want.. and I respect that.. I didnt want it to understand that.. u want me to leave u alone and because I love u the best thing is to let u go.. I was selfish because I was thinking just in myself.. now I can tell u that If u dont want to know anything else about me.. I will respect that... I wont bother u again... but I will always be there for u... I really wish u the best.. how that someday u will be able to love someone and also that someone love u in the correct way.. thats what u deserve.. u deserve the best.. u are a great person.. maybe I just met u in the incorrect time.. anyway again THANK YOU.. I love u and take care.. Muak! Rik

i'm feeling weird. i just closed this chapter of my life, that was absolutely driving me somewhere i didn't want to go.  holy shit. i don't even have the time to focus on my feeling.

new. scent.

qualcuno si fa una doccia. voci di uomini. e io ho appena fumato la sigaretta migliore della giornata. quella della buonanotte...dopo aver fatto l'amore. i miei sensi ancora all'erta. ogni parte di me pervasa da quella sensazione di calma profonda che solo il sesso puo regalare. addormentarmi tra le tue braccia regala il sonno piu lieto che si possa desiderare.
ma ora mille punti interrogativi si aprono ai miei occhi.
bisogno di un colloquio con l'autista della mia anima, credo sia giunto il momento di contattarlo.
sperando in una notte di sogni che mi parlino di me. bisogno di un segno.
scopro nuovi orizzonti di questa citta in cui ho vissuto per nove mesi. propro cosi come e con te.
e proprio quando le mie paure fanno capolino mi ricordo di aver spalancato le porte, e di non dover combattere battaglia alcuna.
il tepore dell'anima mi coccola nel mare del tuo profumo. che mi avvolge come una bolla con cui posso volare lontano.

mercoledì 21 marzo 2012

buon completanno.

mi chiami uscito da lavoro per chiedermi di uscire.
non realizzare inizialmente che si tratta di un appuntamento.
tu che scappi nel balcone, io che trattengo a stento le risate.
camminare nella città in cui vivo da ormai nove mesi e cogliere particolari che non avevo mai notato prima. imbarazzo iniziale. ma le parole escono da sè. e il buon tempo con esse.
ceniamo e i racconti di noi ci fanno scoprire parti di una vita che finalmente comincia a salire in superficie. immortalare momenti. ma a me non serve una camera, i miei occhi stanno registrando ogni singolo movimento, colore, passione.
e poi baciarci alla luce della città e di nuovo...dimenticare assolutamente tutto ed essere proiettata in una dimensione dove le tue labbra costituiscono il centro focale.

come ti senti? non lo so. non so se sono persa irrecuperabilmente. non  so se è un bene o è un male. non so se dovrei sbilanciarmi. il cielo non è troppo blu, la luna non abbaglia...illumina. e io finalmente non ne sono più accecata.
ora che ho imparato la danza delle mie paure cerco di mettere a frutto le lezioni che tu mi hai dato, Vita.

lunedì 19 marzo 2012

aspettavo un tuo messaggio. e vengo a scoprire che sei così scemo da aver scambiato il mio numero...ah such an idiota!
torno a casa e...doccia.
unione dei profumi.
preparare la cena insieme.
film.

*diamine becco*

il mio letto profuma di te. e la vista sui tetti di dublino non è mai stata più dolce.
ti guardo alla luce della luna, cerco di carpire i tuoi pensieri ma... non è importante. la tua mano nella mia.
l'autista della mia anima me l'aveva detto, ma io l'avevo guardato con scetticismo.

blinking eyes.

paddy's day...so nice! venerdì sera to  get started lezioni di samba e cocktail fruttosi. sabato parata con un mare verde. definitely in love with this country. serata annegata nell'alcol, donnicciola mi mancherai.
oggi giornata inondata di sole, sveglia tardi (finalmente) e pomeriggio camminando alla volta di phoenix park. piedi nudi sul prato, yoga. enjoyable.

bacino della buonanotte. è ora di andare a dormire. building something that i don't know exactly what is going to be.


cercare di catturare ad ogni  battito di ciglia la bellezza che mi circonda...ma non sempre riuscendoci. i will try harder tomorrow. and the day after.

giovedì 15 marzo 2012

how r u keeping?

perchè un giorno il vento ti prenderà per mano e tutti i tuoi sforzi saranno ricompensati.

o forse ti sfracellerai al suolo per l'ultima volta.

perchè questo gioco infernale non conosce mezze misure.

martedì 13 marzo 2012

don t stop thinking about tomorrow.

quanto contano i fatti, quanto contano le parole? quanto lontano sono disposta a spotgermi da questo precipizio? quanto vorrei poterti scorrere tra le mie dita? quanto vorrei tenerti stretto tra le mie braccia? il coraggio paga. ma sarò abbastanza pronta a rischiare? si.
seduta a campeggiare nel balcone, solo grigiore attorno a me. ma aspetta... alzo la testa e c'è il cielo sopra di me. non nero come vorrei, dipinto di un artificiale non troppo piacevole. da tanto che non mi abbandono a te, Natura. sei tu il conforto che vado cercando (?). rumore di acqua che cade ma non sta piovendo.
il naufragare è dolce in questo mare. così dicevi tu. sarà vero?
profumo di sogni. respiro profondo,regolare. dormi tu.
mi abbandono a elucubrazioni mentali io.
tic. lit on. per regalarmi cinque minuti di asfissia e un giorno  in meno nella mia linea del tempo.  tutto tace. cos'è questa tempesta dentro me allora?
ti stai a osservare i tuoi figli alla ricerca del proprio io, forse Dio.
una sola lettera la differenza.
coming back to my bed. quel letto dove poche ore fa c'eri tu. 
driving around my soul. la mia anima dove da un pò ci sei anche tu.

al mio dito un anello. ma non il nostro. segno esteriore di un amore condiviso a due. al tuo dito il bagliore che per cinque anni ha significato il nostro essere indissolubili. l'amore allora era facile. condiviso. fedele. affidabile. ingenuo. non è proprio così che dovrebbe essere? tradito.  è così che diventa (?).

voci lontane mi ricordano le mie scelte. il freddo comincia ad infiltrarsi nella mia pelle. gli occhi si fanno pesanti. tic, di nuovo.

affollamento di persone. di linguaggi. di persone. macchie sull'asfalto. e nel mio cuore. domani sarà un grande giorno. una settimana. non voglio cadere (di nuovo). cenere che cade nel legno. non fa rumore. la mia gola è raschiata. le mie mani sfregiate. don't want to have a look inside. might be worse.

luce dai lampioni. ma io voglio la luce della luna.
ti voglio bene stupido idiota.

sabato 10 marzo 2012

r u gonna be in(side)?

angels will fly.

angels will die. covered in white.

contro quali fantasmi stai combattendo? domanda retorica, li conosco benissimo. or maybe not. perchè infondo non ti conosco. non conosco me stessa, come potrei prentendere di conoscere qualcun'altro? sarebbe una folle bugia.

ieri shisha night, accompagnati da bobormarley. la nuova mascotte della casa?

disarmata. fragile. potrei rompermi al primo soffio del vento. flessibile tanto da contorcermi senza rompermi. è a questo che mi serve lo yoga? questa vita mi sta costando le mie forze. sto giocando, investendo tutta me stessa per te, Vita. e in fondo, non è questo che sono chiamata a fare? non è questo che tutti siamo chiamati a fare?

la mia giornata comincia con il sorgere del sole e finisce quando le stelle cospargono il cielo come puntini di luce.

cercare di conoscere le mille sfaccettature di cui è formato l'universo. per poter dare un tocco personale al mio viaggio qui. conoscere è ricchezza. desiderio di trovare l'albero maestro che mi sta reggendo ancora in piedi.

il mio corpo è dolorante. ogni singolo muscolo in me chiama pietà. l'indipendenza ha il suo prezzo da pagare, e mi presenta il conto ogni sera prima di andare a dormire. è allora che, un pò restia frugo nelle mie tasche, alla ricerca di ciò che mi viene chiesto. wishing to find a winning lotto ticket put there from Who knows what i deserve.

uno, due, tre, quattro. si sono viva. e si, questa è la vita che io stessa ho scelto per me. percorro la salita nella speranza di trovare in cima uno spettacolo impagabile. e che succede se una volta arrivata lì, dove ora non riesco a vedere per colpa della pendenza, tutto quello che trovo non è altro che un misero deserto ingrigito? che fare se tutte le mie speranze verranno messe a tacere da una squallida realtà? che fare se tutto ciò che arriverò a capire sarà la mia impossibilità di raggiungere la felicità? è questo che spesso accade a chi si cerca troppo, a chi scava troppo in profondità. il rischio che si corre è di non essere mai appagati. forse lo stolto ha più soddisfazioni di chiunque altro.

mi accarezzi i capelli. mi appoggio nella tua pancia e sfioro la tua schiena. socchiudo gli occhi e intravedo la tua mano colorata, che fa nascere in me mille ricordi. e poi---sola. la pace dell'universo è distante anni luce da me. nemmeno con il pensiero potrei avvicinarla. cerco protezione da un'esistenza che vuole succhiarmi il midollo.
ops

getting nuts.

venerdì 9 marzo 2012

fortuna che non era niente.

idiota! e dov'è il mio bacino di oggi? :( svampato.

ma che mi sta succedendo? sembra che abbia lasciato le mie particelle razionali in un'altra dimensione. e io mi sto perdendo nella dolcezza dei tuoi gesti.

provo a seguire le linee sinuose della mia pelle ma è impossibile tracciare una mappa. ecco che allora mi perdo. senza aver intenzione di ritrovare la strada maestra.

in attesa di un segnale.

isola ma...di un arcipelago.

giovedì 8 marzo 2012

8th march.

inebriamento alcolico. nice one.
buona festa della donna con cena e vino. mmm.
e carezze sotto la coperta. mmm. nice ones.

priceless.

andare a letto con il sorriso sulle labbra.
l'autonomia non ha prezzo.

mercoledì 7 marzo 2012

non capisco dove mi sto portando.
oggi la giornata è iniziata male, ed è continuata peggio. è stata tutto un cadere, nemmeno fare lo sforzo di rialzarsi e profondare sempre più in fondo.
tra una botta e l'altra, ho compilato il curriculum per stabucks, cercato di contattare la mia ex manager per finire con lo scoprire che non lavora più lì e finalmente decidermi ad infilare un paio di jeans ed uscire di casa. a pochi metri da starbucks ricevo una telefonata, da un presunto ristorante italiano che mi comincia a parlare di cose sconce. panico. per sentire chiamarmi zanzara dopo cinque nanosecondi.

ora un pò in confusione. un pò perchè i primi giorni sono sempre quelli più terribili. ma anche perchè così ci troveremo a lavorare nello stesso posto. chissà se è una buona idea. c'è qualcosa di molto trano fra di noi, come se ora lui stesse veramente cercasse di fare chiarezza nella sua mente e io non so esattamente come comportarmi.

è arrivata una nuova coinquilina, che rimarrà qui solo per un mese, prima di fare ritorno in brasile. e con lei ho riscopertoilpiacere di parlare con una ragazza. finalmente. ero in astinenza da decisamente troppo tempo.

è stato così che ho ripercorso veramente e nel dettaglio quella che era la mia vita in italia, ormai un anno fa, così che mi sono resa conto di aver realizzato il mio progetto. e sentendo parlare lei mi sono anche resa conto di un'altra verità appagante. quando io parlo della mia vita posso non lo faccio con riampianti. senza costrizioni dall'esterno. io e lei abbiamo un sacco di cose in comune a quanto pare.
 ma forse l'umanità intera ha molte cose in comune. cadiamo tutti in trappole uguali. e siamo a conoscenza della loro presenza, sappiamo perfettamente dove sono e come sono fatte, ma non possiamo evitarle. questo si che è un gran bel mistero.

e io mi ritrovo qui, seduta su un divano rosso. con dei crampi alla pancia che probabilmente peggioreranno velocemente. shit.

a poca distanza da me la tua gamba avvolta in una tuta grigia, le tue dita tamburellano sulla tastiera esattamente come le mie.  quasi non ho coraggio di girare la testa per guardarti.

lunedì 5 marzo 2012

last cigarette of the day.

today it s time to start over.
positive waves inside of me r spreading around. looking for a job will be my bet. i need to count only on myself again. and i m ready to do it. la paura lascia il passo alla convinzione.

domenica 4 marzo 2012

p.s.

the driver of my soul drove me in the future. and this time i'll put all myself in his prediction. u cannot erase the past. i don't want u to delete it either. i don't want to be part of it.
i'm in ur present. and now i understand the value of it.

welcome home.

gorgoglio profumato...caffè. home.
gustare con soddisfazione uno dei pochi momenti in cui la casa è solo mia. musica che da anni non ascoltavo rimbomba nell'appartamento. danza ribelle.
un sorso caldo corre fino al mio stomaco e io sono felice.
 quando l'unica mia preoccupazione è il presente ecco che la vita comincia a scorrere nelle mie vene. e così fragile mi snodo in un gioco spensierato.
i nuovi inizi a volte mi spaventano, a volte mi pervadono di un'energia instabile.

luce nel cielo. irlanda, l'unico al posto almondo in cui puoi vivere nella stessa giornata lo scorrere delle quattro stagioni.
ciclo continuo. ghiaccio dal cielo. sole per sciogliere il più freddo dei cuori. e io ti ho spalancato le porte. non più in funzione di te, ma insieme a te. sperimentare e abbracciare con gratitudine i momenti di gioia, rifugiarmi in un'oasi di pace nella tempesta.
il vento può soffiare forte, la sabbia entra in ogni dove. ma io non ho paura, non cerco di proteggermi. mi tolgo le scarpe e cammino nella mia strada.
ticchettio fastidioso sui miei piedi. poco importa, la pioggia laverà via ogni singolo granello.
le lacrime aiuteranno la purificazione. e nel cielo splenderà di nuovo il sole.
visto? il peggio è passato. dietro la tua cicatrice che cosa c'è?
storie mai dette, giorni vissuti. solo tu deciderai con cui condividere il tuo tesoro, solo tu potrai cambiare il tuo destino. che ha steso la sua trama, ma lascia a te il potere di scrivere la tua storia.

accepting the past.

fumare insieme sul terrazzo bevendo malibu. inebriati dall'alcol perdere i sensi uno nell'altro.
il cuore batte una danza che solo in silenzio si puo decifrare.

sabato 3 marzo 2012

follia.

riesco a leggerti come e fossi il mio libro preferito. so come la storia continua, so dove portano i tuoi sguardi.
lascio cadere le mie protezioni.
spalanco le porte alle mie paure. le accolgo a braccia aperte.
solo così non potranno farmi cadere a terra. il dolore fa parte della vita, solo dopo aver accettato ciò si può cominciare a vivere sul serio.
abbraccio le mie emozioni, mi abbandono alla forza che sento dentro di me.
ho passato una notevole parte della mia vita a cercare di fuggire dalla sofferenza, nascondermi da essa. non accorgendomi che proprio così finivo con l'essere sua schiava. dedicandomi al brutto.
sempre in attesa di qualcosa che rovinasse il mio momento. ecco che allora ho deciso di spalancare le porte a tutte voi, così che non potrete più sconfiggermi. perchè io non vi combatto più.

one chance.

voglia di te. sono disposta a mettere in gioco la mia stabilita mentale per te, anzi...l ho gia fatto.
guardami negli occhi e non mentirmi. fammi vedere la tua anima.

venerdì 2 marzo 2012

on the border.

sensazioni contrastanti. persa nel labirinto che mi sono costruita intorno, non so dove girarmi per trovare pace.
nei miei pensieri ci teniamo per mano e attraversiamo insieme le domande che ci si presentano davanti.
nella realtà siamo così confusi che allungo la mia mano per cercare la tua, ma non so se le mie dita si chiuderanno nelle tue...
io voglio te, capito? non lasciarmi andare. non lasciare che le ombre ci assorbano nell'oscurità.
ho voglia di fare l'amore con te. ho voglia di sentire il tuo respiro col mio. non lasciarmi andare, hai capito? 

giovedì 1 marzo 2012

fuck off everybody.

fanculo a tutte le mie seghe mentali. la magia di questo posto lascia senza fiato.
musica.   case.   cielo.     notte.

non so nemmeno cos'è l'amore, troppe cose devono cadere a terra.