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figlia del caos. vagabonda nell'universo. ballerina tra le foglie.

martedì 31 gennaio 2012

what the fuck.

mmm. ecco che c'è. quando vuoi condividere te stesso con qualcuno. quando pensi di non poter più essere autosufficiente. quando tutto quello che vorresti è aprire quella porta che hai lasciato chiusa da molto tempo. te ne freghi delle regole, delle statistiche, della matematica.
sensazione di vuoto. perchè tutto intorno a me tace. niente campane a festa, niente petali di fiori. solo tanto inverno. tanto freddo. perchè non vieni a scaldarmi tu? beh perchè non vuoi. difficile da accettare questa realtà. con la teoria dell'isola felice le cose erano piú facili. ed erano piú meglio. si, proprio piú meglio.

lunedì 30 gennaio 2012

killing me softly.

ogni sigaretta in media 12 minuti in meno di vita. ogni pensiero negativo un minuto in meno di vita. ogni caduta buia ancora 10 minuti in meno di vita (ad essere positivi).
sembra che non mi stia uccidendo poi cosi dolcemente.

tic tic tic.

tic tic tic. il tempo che passa. ci rende tutti prigionieri, in una gabbia che non possiamo sperare di evadere.
quando passa troppo veloce, e ci sentiamo impotenti, nella sola speranza di riuscire a bloccarlo.
quando sembra non passare mai, e tutto quello che vorremmo sarebbe solo correre lontano il piu veloce possibile.
lui non si preoccupa di tutto cio, scandisce diligente il suo cammino su quegli aggeggi mostruosi che teniamo legati al polso e che quasi confondiamo come oggetti di abbellimento di noi stessi. buffo trasformare le nostre manette in qualcosa di ricercato. ma daltronde questo è il meglio che possiamo fare.

mi ritrovo appollaiata sul divano, controllando ansiosamente i minuti che passano, aspettandoti.

torna, dimmi che vuoi me, che non vuoi dividermi con nessuno, prendimi le mani, accarezzami, baciami e ridiamo insieme come due cretini per il resto della giornata.

al massimo tornerai a casa, ci colpiremo per scherzo come al solito, metterai su il muso quando scoprirai che stasera esco e per i prossimi due giorni solo tensione fra noi.

tic tic tic. il tempo che passa.

domenica 29 gennaio 2012

revolution.

spettatrice nascosta della tua vita. ti vedo crescere, cambiare ed essere felice. guardo dal buco della serratura, che è abbastanza grande per farmi vedere troppo. per farmi sentire male. sola. chissà se sei veramente felice, o se anche la tua è solo apparenza. come ci si sente ad avere la persona giusta al proprio fianco?
strano che sia proprio io a chiedermelo.
sentirsi un pò vecchia. e non sapere nemmeno cosa chiedere alla Vita. che procede a scadenze, e ora sembra essere arrivato il momento di un altro grande puntointerrogativo.
quando ho lasciato l'italia forse volevo anche lasciare l'amore. lasciarmi alle spalle le ipocrisie di una vita, la favola del principe azzurro, del "vissero felici e contenti". credevo di poter vivere senza legami, di bastare a me stessa.
ora, dopo 7 mesi pieni di vita, di incertezze, di battaglie (e di sconfitte), sono alla ricerca di te.
di quell'amore di cui non si può scrivere perchè così intenso che puoi solo prenderne atto.

sabato 28 gennaio 2012

messy mind.

si sa che la notte porta consiglio. beh magari agli altri. a me porta disperazione. cosi eccomi qui, alle due di notte, ad affidare i miei pensieri a lettere digitali che non riescono a seguire il mio fiume in piena. desiderando un bacio mai dato(e si sa che un bacio non dato è la croce dell'anima), una carezza delicata che pero non è mai arrivata.
ora.
so che qualunque cosa io possa fare non c'e verso che sia quella giusta.
mille ripensamenti. mille dubbi. mille paure.
come vedermi in un film già logorato.
so già come finirà tutto. o forse e già finito.
sembra che le mie storie finiscano tutte con un viaggio.
forse potrebbe andare peggio.

venerdì 27 gennaio 2012

notte stellata.

pace interiore.

rimuginando.

l'acqua corre veloce e per un momento vorrei poter avere il privilegio di unirmi a lei e poter arrivare li dov'e la mia casa. lontana da tutto...e da tutti. costretta ad affrontare emozioni che non volevo mi appartenessero. ho creato il vuoto intorno a me e...beh non e mai una cosa piacevole di cui prendere atto. vorrei poter avere il conforto di parole amiche, un orecchio a cui affidare le mie paure, i miei sogni, le mie stronzate. invece, non so precisamente definire in che punto della mia vita ho deciso di ritirarmi in quella che evidentemente credevo essere la mia isola felice. che invece si e rivelata essere la mia prigione. e cosi ora mi rittovo a rimuginare da sola rigiuardo ai miei problemi, desideramdo profondamente qualcos'altro. e comincia a piovere, perche non c'e clemenza per chi piange se stesso.

that strange feeling that human call love.

amore. sembra che la vita degli individui si basi su questo. ma che diamine è l'amore?
il matrimonio è amore?
vivere insieme è amore?
mmm. tradimento è amore?
falsità è amore?

quello che mi fa davvero logorare è il desiderio dentro di me di un qualcosa che non credo possa esistere nella faccia della terra. si, perchè desiderare qualcosa di reale ci può stare, puoi sempre crogiolarti nella speranza di ottenere ciò che chiedi. ma l'amore...qualcosa di inventato, manipolato, malato. ecco, come potrei desiderare questo? forse dentro di me la speranza di sbagliarmi, di potermi ricredere un giorno guardando gli occhi di quell'uomo che potrò considerare L'uomo.

per ora mi arrostisco nel mio pessimismo, non senza deludere me stessa per questa visione tragica della vita umana.

un mare di pensieri.

dicono che esiste un karma, una specie di bilancia universale che regola i conti del mondo. beh, non so se questo karma esiste davvero, quello che so per certo è che ora mi sento ripagata.
sono andata lontana da casa, ho cercato il grande senso della vita, ho cercato la risposta a tutte le mie domande...rendendomi conto che il cambiamento è solo interiore. cambiare lo scenario non ci farà sentire miracolosamente meglio, non ci fornirà le risposte che anelavamo su un piatto d'argento nè tantomeno ti porta in dono il principe perfetto.

le persone a cui sento di voler donare una parte di me sono sempre quelle sbagliate. allora è un vizio. già. tutto quello che chiedo ora è di potermi accoccolare tra le braccia di qualcuno che tiene veramente a me, qualcuno a cui poter dire ti amo (anche se non so nemmeno bene che diavolo voglia dire).
 tutto quello che chiedo è poter tenere per mano tra la gente quel qualcuno che per non farmi andare lontano me la stringe forte.
tutto quello che chiedo è sentire l'affetto sincero di quel qualcuno che desidererei rivedere al mio risveglio, e la notte prima di addormentarmi.
trovare un biglietto solo per me, un messaggio d'amore che mi faccia iniziare la giornata con il sorriso.
questo è ciò che desidero ora, in questo momento.
questo è ciò che non posso avere. non adesso per lo meno.