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figlia del caos. vagabonda nell'universo. ballerina tra le foglie.

domenica 26 giugno 2011

26 giugno

la mia compagna di stanza sembra fuori di testa, non spiccica una parola con nessuno, in compenso parla da sola. e ascolta musica a tutto volume alle sei di mattina. boh. non so se ridere o preoccuparmi.
oggi purtroppo mi sento sola. sento che mi manca qualcuno con cui parlare. e così arrivo anche a mettere in dubbio la mia scelta. non so nemmeno da che parte iniziare la ricerca di un lavoro.
chi cazzo me l'ha fatto fare? rimanevo a casa, sai come sarebbe stato tutto più facile?!
decisamente molto più facile l'esistenzarispetto alla vita. comporta meno sacrifici, meno rinunce, meno sforzi. ma quello a cui non si pensa è che porta anche a meno gioia, meno emozioni, meno occasioni.

sto cercando di guarire dalla mia ferita. non è facile. mi sto rendendo conto che ha intaccato la mia interiorità, ha compromesso il mio essere.mi rendo conto che potrei cadere da un momento all'altro, ma cerco di stare all'erta e di non sprofondare. di nuovo.
lo devo a me stessa. ai miei vent'anni. sto cercando di risistemare i pezzi del mio cuore. la mia anima starà volando sopra chissà quale cielo. qui non è ancora arrivata. ti sto preparando un giciglio accogliente, non tardare, te ne prego.
forse una delle esperienze che devo provare prima di essere pronta a te è proprio questa. devo imparare ad amare me stessa. come potrei sennò amare un'altra persona? tu non devi essere l'appiglio contro i miei problemi. fintantochè non riesco a capire che sono io la fonte delle mie emozioni non posso andare lontano. quindi, regola numero 1:
non permettere a nessuno di essere la causa delle tue emozioni.

sto camminando in un bosco di notte. un ramo mi accarezza delicato, ma ho paura: al buio non riconosco il suo tocco.
arriverà mattina. il sole svelerà miracolosamente il paesaggio facendomi capire di essere stata al sicuro, protetta tra le tue braccia. e graziea questa consapevolezza mi stendo senza timore e cado addormentata.

oggi posso decidere se stare a preoccuparmi e a crogiolare nell'ansiao uscire e godermi la città, magari andare al cinema. esco. vado a vivere il mio momento.

il film è stato veramente divertente, anche se l'ho capito solo per metà! ...da qualche parte bisognerà iniziare! :D

qui tutti girano sempre con una tazza bollente in mano, e devo dire che questo vizietto l'ho acquisito subito molto volentieri!e non so come questa brodaglia che loro identificano come caffè è finita col piacermi, e anche parecchio.
prestando attenzione a non farmi stendere attraversando la strada mi sono domandata come mai qui guidano al contrario. ma subito dopo mi sono chiesta come mi sono permessa di pensare che fossero loro quelli ad andare al contrario. insomma, chi l'ha stabilito?
e così succede anche nella vita. qualcuno-non ben identificato- decide le regole della NOSTRA vita e la maggior parte delle volte non ci fermiamo nemmeno un attimo a riflettere su quali siano i NOSTRI desideri. semplicemente non ci pensiamo. that's crazy!
nel frattempo credo di stare attaccando bottone con un tizio che mi sta abbastanza simpatico, anche perchè mi sa che è gay e così non lo vedo come un pericolo! :D mi fa piacere parlare un pò con qualcuno.

      once upon a time and now no more, in a very far planet in the universe, there was a tree that lived upside down. seven crazy monkeys jumped all around its branches all day long, up and down.
dear monkeys, you're wrong! you're hung to my branches with your tails!

C'era una volta ed ora non c'è più, in un lontano pianeta dell'universo, un albero che viveva a testa in giù.
Sette scimmiette pazze, tutto il giorno, saltellarono tra i suoi rami, sopra sotto e tutto intorno.
Care scimmiette, Voi vi sbagliate!
Con le vostre code ai miei rami siete aggrappate!!!


mi piace quando spunta la tua poesia. e mi piace farti da traduttrice. mi fa sentire vicina a te. posso quasi toccarti con le dita.

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